Reggio, il ministro Zangrillo: 'Sciopero dal sapore politico, 8mld su 24 ai rinnovi contrattuali'

"Definire 8 miliardi dei 'pannicelli caldi' è un'offesa ai dipendenti pubblici" così il ministro contro l'opposizione

Il Ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo è stato presente quest’oggi alla Cerimonia di Inaugurazione dell’Anno Accademico 2023-2024, presso l’Aula Magna Quistelli dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria.

Ai microfoni di CityNow il ministro Zangrillo ha commentato così lo sciopero nazionale in atto contro la manovra di bilancio:

“Penso sia uno sciopero concepito molto tempo fa quando ancora c’era una legge di Bilancio non ben definita, quindi è uno sciopero che ha un sapore politico. E mi spiace si sia consumata una rottura sul fronte sindacale, questo governo non si è mai negato al dialogo. Lo dico nella consapevolezza che questa legge di Bilancio sia stata costruita soprattutto cercando di andare incontro alle esigenze delle fasce più deboli. È una legge di bilancio quasi di sinistra. Abbiamo fatto un passo indietro rispetto a tanti obiettivi che avevamo, oggi le condizioni ci constringono a fare una deviazione. È un periodo di grandi necessità ed emergenze e la legge di bilancio risente di questo”.

Prosegue Zangrillo:

“Sugli aumenti salariali nel pubblico impiego, una legge di bilancio che su 24 miliardi ne dedica 8 ai rinnovi contrattuali è un segnale fortissimo di attenzione alla categoria dei dipendenti pubblici, che dobbiamo valorizzare per creare valore pubblico e lavorare per i cittadini. Io sono soddisfatto delle risorse messe a disposizione dal Governo per il comparto pubblico. Anche qui l’opposizione mi delude. Pensare di definire 8 miliardi dei pannicelli caldi è un’offesa ai dipendenti pubblici”.

Conclude Zangrillo:

“La vostra terra, la terra del Sud, è meravigliosa e spesso descritta nel modo ingiusto. Sono venuto spesso nella vostra regione, ho visitato tantissime attività imprenditoriali, è una terra che ha grandissime opportunità. Noi dobbiamo essere capaci di coniugare pubblico e privato per costruire proposte per i giovani. Che possano scegliere sia nel privato che nel pubblico. Io come ministro della Pubblica Amministrazione ho l’ambizione di far si che questa organizzazione diventi attrattiva per i giovani. Lavorare per la PA vuol dire lavorare per lo Stato, per le Istituzioni, deve essere motivo di orgoglio, e credo ci siano le condizioni soprattutto qui al Sud per essere considerati dai giovani come un’ottima opportunità professionale”.