Natale a Reggio, ci risiamo. Confcommercio e gli ambulanti: ‘Nessun dialogo con il Comune’
"Scelta dell'amministrazione comunale di privilegiare un'associazione ad esclusione di tutte le altre. Come sempre manca il metodo e il dialogo", afferma Lorenzo Labate, presidente di Confcommercio Rc
05 Dicembre 2024 - 19:12 | Comunicato Stampa
In gergo cinematografico sarebbe il più classico dei remake. Il Natale dello scorso anno, a Reggio Calabria, aveva visto un ‘corto circuito’ tra Comune e Città Metropolitana che ha contribuito a far affondare l’affidamento a Sviprore delle attività natalizie tra ritardi, casette chiuse e la rabbia delle associazioni di categoria.
A 365 giorni di distanza, non si può sapere ancora come sarà in Natale 2024 (quello che è certo è che l’amministrazione comunale si è mossa per tempo, impiegando importanti risorse economiche) ma il disappunto delle associazioni di categoria è rimasto.
In realtà, gli attriti con l’amministrazione comunale sono notori e ripetuti, basti pensare al flop della Notte Bianca, le riunioni disertate e alle numerose prese di posizione (fortemente critiche) di diverse associazioni di categoria reggine, Confcommercio, Confesercenti e Cna tra queste.
Per il Natale 2024, sembra andare in scena il solito copione. Partendo da Piazza Italia (dove sorgerà il Villaggio del Dolce) la scelta dell’amministrazione comunale di affidare la gestione delle casette ad una sola associazione, Conpait, non ha incontrato il favore di Confcommercio Reggio Calabria.
Il presidente Lorenzo Labate, nel corso della trasmissione di Rtv ‘Reggio Politik’, ha affermato.
“Per questo Natale 2024, il poco dialogo con l’amministrazione comunale si è palesato soprattutto per quanto riguarda il villaggio di Piazza Italia. Troviamo non condivisibile la decisione dell’amministrazione di assegnare queste casette ad una sola associazione di categoria (Conpait, ndr), senza un confronto con le altre associazioni del territorio.
Rispetto a questo, facciamo un passo indietro e prendiamo atto. Manca come sempre la condivisione e il metodo. Escludere non solo Confcommercio Rc ma tutte le altre associazioni di categoria ci è sembrata una scelta non adatta per una festività così importante come il Natale”, le parole di Labate.
Il presidente di Confcommercio Reggio Calabria inoltre ha evidenziato quale è la forza e la presenza dell’associazione sul territorio (che conta migliaia di associati in tutta la città metropolitana) e ha ribadito la volontà di “voler interloquire solamente con il sindaco Falcomatà”.
Spostandoci di qualche metro, da Piazza Italia a Piazza Duomo, anche in questo caso sono emersi malumori, precisamente dai commercianti ambulanti. Sempre nel corso della trasmissione di Rtv, il consigliere comunale di opposizione Nino Caridi è intervenuto sulla vicenda.
“Sino a pochi minuti fa ho dialogato con Salvatore Alessandria, rappresentante provinciale di Ana-Ugl, il quale mi ha esternato che anche quest’anno non apriranno nessuna attività a Piazza Duomo. Le casette rischiano di rimanere chiuse, è una cosa grave, non si possono sprecare risorse pubbliche in questo modo.
L’amministrazione Falcomatà è inadeguata a svolgere questo compito, lo abbiamo già visto lo scorso anno. Bisogna fare le cose con serietà, ascoltando e confrontandosi con tutte le associazioni di categoria prima di prendere qualsiasi decisione”, ha concluso il consigliere comunale della Lega.
Uno dei tanti commercianti amareggiati per la scelta dell’amministrazione comunale, ha dichiarato: ‘Non c’è stato nessun bando per poter partecipare alle casette di Natale. Non c’è stata disponibilità al dialogo oltre le 4 riunioni con l’assessore Lanucara e il consigliere Latella per sapere cosa volevamo noi. Il Natale è di tutti ed è giusto che rappresenti ciò di bello che può fornire il nostro territorio, questa è la situazione in cui siamo.’