L’amore e la parola: l’omaggio di Reggio ad Alda Merini con ‘Regala una poesia’ – FOTO
Il pubblico si è lasciato trasportare in un viaggio profondo nell'anima e nell'opera della grande poetessa
19 Luglio 2025 - 09:24 | Comunicato Stampa

Nella cornice intensa e raccolta dell’evento “Regala Una Poesia – Stories”, il pubblico si è lasciato trasportare, ieri sera, in un viaggio profondo nell’anima e nell’opera di Alda Merini, la poetessa dei Navigli, della follia, dell’amore assoluto.
Un omaggio tra poesia, arte e atmosfere sensoriali
L’iniziativa, parte del ciclo “Stories” dedicato a figure iconiche della letteratura e dell’arte, ha voluto raccontare non solo la vita di Alda Merini, ma il suo modo autentico, a volte feroce, di abitare il mondo, i margini e soprattutto la parola.
Attraverso letture, riflessioni e testimonianze, il pubblico ha potuto entrare in contatto con una voce che ancora oggi brucia di verità e incanto.
L’atmosfera è stata resa ancora più suggestiva dalla presenza di Manipura Candele & Meditazione, che con i loro profumi hanno contribuito a creare un ambiente sensoriale intimo e poetico.
Arte e poesia in dialogo
A rendere l’omaggio ancora più vivo, i ragazzi dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria hanno interpretato con i loro disegni ispirati alla figura della Merini le sfumature più complesse e luminose della poetessa, dialogando con le parole e restituendo un ritratto corale e vibrante.
La poesia come sfida e libertà
Roberto Modafferi, ideatore del format, insieme a CLEF STUDIO, Etimologia Magazine e Mille Miglia, ha saputo sintetizzare l’essenza della poetessa in una frase potente:
“Tu non puoi. E invece io lo faccio lo stesso.”
Una dichiarazione che diventa manifesto esistenziale, grido di sfida alla norma, alla censura sociale, ai limiti della malattia. È il cuore stesso della Merini che parla – quell’irriducibile forza poetica e umana che non ha mai chiesto il permesso per essere.
Un incontro di ascolto e condivisione
Grazie alla partecipazione attenta e sensibile del pubblico, l’evento si è trasformato in un momento collettivo di ascolto e riscoperta. Un incontro necessario con una donna che ha saputo trasformare il dolore in canto, la pazzia in visione, la solitudine in condivisione.
Grazie ad Alda, che ci insegna ancora a vivere in esilio dentro il cuore, ma con la forza di chi sceglie sempre la poesia.