Strade invase dai rifiuti, Reggio regno di inciviltà. Altro che 'plastic free'...quando la smetteremo?

Pare non ci sia rimedio alcuno all'inciviltà dei cittadini che non risparmia nemmeno i bambini. Tante, tantissime purtroppo le scuole sepolte dai rifiuti - FOTO

A Roma avrebbero titolato “La grande monnezza“.

Se è vero che i rifiuti invadono anche le strade della capitale, negli ultimi anni più che mai prese d’assalto dai sacchetti dell’immondizia, è anche vero che Reggio Calabria, con le dovute e giuste proporzioni, si contende il primato di città, ‘regno di inciviltà‘.

Reggio (la parte onesta e civile) non ne può più. Tutti i quartieri della città, compresi quelli più vicini al centro, sono avvolti da spazzatura varia che genera mini e maxi discariche.

Rifiuti di ogni genere vengono puntualmente e abitualmente gettati ai lati delle strade cittadine e dei percorsi extraurbani. Persino lungo i diversi imbocchi autostradali sono presenti decine e decine di buste e sacchetti di varia grandezza.

Cosa genera dunque questo degrado? Quali le motivazioni di questo caos?

Partiamo da una prima considerazione.

AVR non può fare miracoli. I dipendenti, costretti a fare gli straordinari, non percepiscono con regolarità gli stipendi (proprio in questi giorni sono in pagamento gli arretrati da parte del Comune) ma non si può accusare la squadra degli operatori ecologici che al contrario, si impegna giornalmente per la pulizia delle strade.

Le mini discariche che si creano settimanalmente ad ogni angolo vengono infatti puntualmente (o quasi) raccolte ed eliminate, così come vengono svuotati i mastelli di ogni casa o condominio. Anche se non con regolarità e con estrema precisione, ai dipendenti di AVR non può dunque essere attribuita la colpa delle discariche presenti sulle strade cittadine.

Uno dei problemi più complessi e sicuramente quello più urgente da risolvere è la gestione delle discariche e degli impianti regionali, sempre più ingolfati. Il sindaco Falcomatà ha annunciato in un video (datato 13 maggio) che il problema è in via di risoluzione. Vedremo.

L’attenzione però cade ad oggi su un altro problema, ben più grave. Forse il principale tra tutti. Quello dell’inciviltà dei cittadini al quale pare non ci sia rimedio alcuno. L’inciviltà non risparmia nemmeno i bambini. Tante, tantissime purtroppo le scuole ‘scortate’ e sepolte dai rifiuti.

Cannitello, Villa S. Giovanni, S.Giovannello. Sono solo alcune delle zone in cui i piccoli studenti sono costretti a convivere con la visione della sporcizia e del degrado tra escrementi di cani e gatti, sacchetti di immondizia bruciati e maleodoranti. Le condizioni igienico-sanitarie peggiorano di giorno in giorno e aumentano i rischi le scolaresche e non solo.

Un mix di colpe che condannano Reggio Calabria tra inciviltà, rallentamenti nello smaltimento dei rifiuti a livello regionale e mancanza di controlli. Tutto ciò mette in ginocchio la gente onesta e i tanti cittadini che ogni giorno si impegnano nel differenziare i rifiuti, rispettando le regole e le disposizioni di AVR.

Mentre scriviamo, continuano ad arrivare in redazione comunicati e note stampa che promuovono manifestazioni ed iniziative riguardanti campagne ambientali volte al ‘plastic free‘ alternate a numerose segnalazioni di cittadini che denunciano gli ‘angoli della vergogna’.

Lo scollamento ed il distacco della società civile rispetto alle tante e meritevoli iniziative delle istituzioni non può lasciar indifferenti e non deve condurci all’assuefazione.

E’ necessario dunque intensificare le campagne comunicative per la sensibilizzazione ecologica e soprattutto condannare la maleducazione e l’ignoranza.

Per adesso purtroppo l’inciviltà regna sovrana. Al momento la maggioranza dei cittadini dimostra insensibilità per il tema ambientale ed ecologista. Reggio dunque si dimostra ancora una città dai grandi limiti educativi. Altro che plastic free….ma quando la smetteremo?