Reggio, ecco Seconda Chance: imprese del territorio offrono lavoro ai detenuti

Già diversi noti imprenditori hanno abbracciato e sposato con entusiasmo il progetto virtuoso. Tutte le info

Una cerniera tra imprese e detenuti.

Una nuova possibilità per chi ha sbagliato. Un’opportunità da cogliere al volo, per le aziende e per chi si trova in carcere. Un’occasione di riscatto per cambiare vita.

È la sintesi di ‘Seconda Chance‘, il progetto virtuoso che permette a grandi e piccoli imprenditori di abbattere il costo del lavoro compiendo un gesto di grande valenza sociale.

Nato grazie ad una intuizione della giornalista del TgLa7 Flavia Filippi, ‘Seconda Chance’ rispolvera la legge Smuraglia che offre ingenti sgravi fiscali e contributivi a chi assume, anche part time a detenuti in articolo 21, cioè ammessi al lavoro esterno.

Seconda Chance a Reggio: possibilità di riscatto e occasione per le aziende

Seconda Chance opera direttamente sul campo, cercando adesioni tramite un attivo “porta a porta”, nella consapevolezza che solo una sistematica azione artigianale può vincere diffidenze e scetticismi.

Abbiamo ospitato all’interno della nostra redazione la giornalista Flavia Filippi che ha scelto CityNow per presentare il progetto in città:

“E’ un programma che mira a coinvolgere detenuti ed aziende. Un ponte tra il carcere ed il mondo delle imprese. Offriamo la possibilità agli imprenditori di venire nelle carceri con noi a valutare se tra i detenuti a fine pena, ammessi già al lavoro esterno, ci possa essere qualcuno che fa al caso loro. Abbiamo procurato circa 150 posti di lavoro in Italia e moltissime aziende note hanno assunto molti detenuti”.

Il progetto, già noto in Italia, ha già portato i suoi effetti positivi in molte città. E qualche imprenditore del nostro territorio ha già abbracciato e sposato il progetto.

“Ringrazio con tutto il mio cuore Carmelo Basile di Fattoria della Piana ed il suo staff per aver creduto nel progetto. Ha già effettuato alcuni colloqui nel carcere di Laureana di Borrello incontrando 22 detenuti e sta valutando l’inserimento in azienda di alcuni di loro”.

Seconda Chance, i vantaggi per gli imprenditori

Camerieri, muratori, manovali, aiuto cuoco, giardinieri o meccanici. Gli imprenditori hanno la possibilità di ricercare molte figure professionali.

“C’è un credito di imposta di 52o euro al mese ovvero 6000 euro l’anno. L’imprenditore può contattare la nostra referente regionale all’indirizzo [email protected] esprimendo il desiderio di andare in una delle tante carceri in Calabria per incontrare i detenuti ammessi all’art. 21 che possono lavorare fuori”.

L’imprenditore farà un accordo ed una convenzione con il carcere pagando lo stipendio direttamente alla struttura che lo verserà sul conto del detenuto.

“Ogni responsabilità è in capo al carcere – spiega Flavia Filippi – Agli imprenditori dico, provate! Si tratta di persone già riabilitate e ‘filtrate’ dal carcere”.

Seconda Chance, iter garantito dalla Legge Smuraglia

“In Veneto e Lombardia la legge viene sfruttata e applicata, dalla Toscana in giù è semisconosciuta. Il beneficio fiscale consiste in un credito d’imposta per ogni assunto (nei limiti del costo sostenuto) di 520 euro al mese per i detenuti e di 300 euro per chi è in semilibertà. Per gli assunti part-time, lo sconto è proporzionale alle ore lavorate”.

La legge prevede inoltre un secondo aspetto interessante.

“Gli imprenditori possono visionare i locali abbandonati degli istituti penitenziari con la possibilità di prenderli in comodato di uso gratuito”.

Nespresso, McDonald’s, Acqua Vera sono solo alcuni dei brand conosciuti in Italia che hanno già sposato Seconda Chance.

Adesso tocca agli imprenditori calabresi tendere una mano ai detenuti inserendosi in un progetto che in Italia è risultato già vincente.

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