Reggio, mai così sporca. Ai cittadini non interessa di chi è la colpa - FOTO

L'estate inizia nel peggiore dei modi

Mai vista così.

La nostra amata Reggio è diventata inguardabile.

Ad ogni angolo della città, sostano cumuli di rifiuti maleodoranti che attraggono sempre più strane forme di vita degne delle ‘migliori’ discariche.

E se nel centro città la situazione sembra essere al limite della sopportazione, sono le strade periferiche a dare il meglio di sé con scene da terzo mondo. E i cittadini sono ormai esasperati.

Nei pressi di Terreti e lungo la strada che porta a Gambarie, ad esempio, c’è da non credere ai propri occhi. Per centinaia e centinaia di metri i lati della strada sono sommersi dalla spazzatura che aggredisce così la natura di quei luoghi, oscurandola totalmente.

Ai bordi dell’autostrada poi, in corrispondenza dei vari ingressi in carreggiata, si sono nuovamente create ‘strisce’ di sacchetti bianchi abbandonati dai viaggiatori.

Che i cittadini siano ormai esausti lo testimoniano anche e soprattutto i vari incendi in città.

L’ultimo che registriamo è proprio di ieri sera in zona Ciccarello (foto sotto).

Il caos rifiuti, sia chiaro, non riguarda solo la città di Reggio Calabria, ma l’intera Regione con tanti, troppi Comuni coinvolti. E sono molti gli appelli finora fatti dai sindaci calabresi al presidente Jole Santelli.

Le amministrazioni comunali danno la colpa alla Cittadella e al Consiglio regionale della Calabria.

“Il soggetto preposto a dare risposte ai cittadini, anche per Palazzo San Giorgio, è la Regione Calabria”.

Intanto il presidente Manna dell’Ato di Cosenza ha presentato due giorni fa le proprie dimissioni trasferendole al prefetto e ai sindaci della provincia.

“Sistema ingovernabile per il deficit impiantistico, spero che il mio passo indietro possa avviare una nuova fase. Tra un mese la Calabria scoppierà e saremo travolti dalla spazzatura perché non siamo stati in grado di progettare il futuro”.

Insomma Reggio non è la sola a vivere il dramma rifiuti.

L’emergenza è regionale, non c’è dubbio. Ma la colpa, come al solito, è di tutta la politica tra personalismi, giochi di partito e ‘scaricabarile’.

In tutto questo caos l’immagine di una Calabria in ginocchio non fa bene all’economia del turismo. E oggi, lo ricordiamo, inizia la stagione estiva.

I cittadini sono stanchi e non interessa più, ad oggi, sapere di chi sia la colpa. La politica si sbrighi ad agire.

Basta polemiche.