Reggio, percepivano indebitamente il reddito di cittadinanza. Morra: 'Massima severità'

Percettori illegittimi del reddito a Reggio Calabria, secondo il presidente della Commissione Antimafia 'Qualcuno pagherà'

“Ieri sera ho conosciuto, in quel di Forlì, una percettrice del Reddito di Cittadinanza. Ho cenato al suo stesso tavolo ed ho parlato brevemente con lei. Mi ha trasmesso orgoglio per la misura che siamo riusciti a varare per chi è in difficoltà.Oggi dalla Locride, in Calabria, arriva la notizia di 237 percettori illegittimi del Reddito. Che si intervenga con la massima severità”. 

A commentare l’operazione della Guardia di Finanza di Reggio Calabria è il Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia. In un post sulla sua pagina Facebook, Nicola Morra afferma:

“Fra l’altro, nel novero dei 237 risultano:

  • due persone detenute per il reato di associazione di stampo mafioso a seguito di ordinanza di custodia cautelare in carcere eseguita la scorsa estate nell’ambito di un’importante operazione di polizia giudiziaria denominata “Canada Connection”;
  • un intero nucleo familiare riconducibile ad una nota famiglia di ‘ndrangheta, colpita nella maggior parte dei suoi componenti da una condanna penale definitiva con la conseguente interdizione dai pubblici uffici (uno di essi è peraltro in stato di arresto dall’aprile del 2018);
  • diversi soggetti titolari di redditi, alcuni anche per oltre 55.000 euro, che non sono stati indicati nel nucleo familiare;
  • alcuni intestatari di ville ed autovetture di lusso (tra cui uno è stato intestatario di una Ferrari oltre ad essere stato anche destinatario di ordinanza di custodia cautelare domiciliare nell’ambito dell’operazione “Le Mille e una Notte”);
  • titolari di attività imprenditoriale con partita iva attiva che, pur avendone l’obbligo, non avevano presentato alcuna dichiarazione dei redditi”.

Un quadro generale piuttosto grottesco, che porta Morra a concludere:

“Qualcuno pagherà. Non è sete di vendetta. È giustizia pretendere che chi ha tradito lo Stato -favorendo soggetti cui la misura non doveva essere concessa- ora paghi”.