Il Ponte delle polemiche. Don Ciotti: 'Unirà due cosche'. Salvini: 'Volgare e ignorante'

Il Ponte sullo Stretto continua a far discutere. Salvini insiste: 'Tra un mese pronto il bando, previsti 100 mila posti di lavoro'

Il Ponte sullo Stretto, in attesa un giorno di unire Calabria e Sicilia…divide. L’ultima polemica ha visto protagonisti Don Ciotti e il ministro Salvini, oramai sempre più a suo agio come  ‘l’uomo del ponte’.

“Non unirà solo due coste, ma certamente due cosche”, le parole del fondatore di Libera, evidentemente contrario all’opera considerate le possibili infiltrazioni della criminalità organizzata.

A stretto giro di posta è arrivata la risposta di Salvini.

“Un signore in tonaca che ha detto che il Ponte più che unire due coste unirà due cosche, queste parole sono di una volgarità, ignoranza e superficialità senza confini.

Non solo è una mancanza di rispetto nei confronti di milioni di italiani, ma con le decine di migliaia di posti di lavoro sarà la più grande operazione antimafia dal dopoguerra ad oggi perché la mafia la combatti con il lavoro e lo sviluppo e non con convegni e chiacchiere.

Fino a che c’è qualcuno all’estero che dipinge l’italiano “mafia, pizza e mandolino” fa schifo, ma è all’estero. Se però c’è qualche italiano che continua a dipingere l’Italia come “mafia, pizza e mandolino”, se espatria fa un favore a tutti”, la replica del ministro e vicepremier.

Salvini nei giorni è tornato sull’argomento Ponte, dettagliando i prossimi step, il costo dell’opera e le importanti ricadute occupazionali previste.

“Il costo massimo è di 13 miliardi e conto che si stia ampiamente al di sotto. E’ meno della metà di quello che fino ad oggi sta costando il reddito di cittadinanza che non lascia traccia sul futuro. Le Regioni saranno chiamati a dare il loro contributo, non si sa ancora quanti soldi hanno e conto che è che lo sappiano al più presto. Quindi i primi miliardi veri saranno in legge di bilancio.

Il bando per il ponte, assicura Salvini, sarà pronto “tra un mese. Sono previsti 3666 metri di lunghezza complessiva, 399 metri di altezza dei pilastri, 60,4 metri di larghezza. È un’opera visionaria e avanguardista che deve essere valorizzata anche commercialmente e turisticamente oltre che a livello infrastrutturale. Le navi ci passano sotto, lo garantisco. Sono previste 6 corsie stradali, 6000 veicoli l’ora, 2 binari ferroviari, 200 treni al giorno. E 100mila nuovi posti di lavoro. In due anni riassorbirà i costi di quello che oggi costa non avere il Ponte”.