Il punto sui depuratori a Reggio Calabria: parla l'assessore Brunetti

Situazione attuale dei depuratori in città e progetti per il 2021

Quello dei depuratori è un altro dei “temi caldi” per la città di Reggio Calabria. L’argomento torna, prepotente, ogni anno a ridosso della stagione estiva quando ai reggini viene ricordato che la balneabilità è vietata in alcuni dei suoi tratti costieri più belli, come ad esempio quello del centro storico.

Un paradosso che il reggino vorrebbe capire e risolvere. Ad illustrare la situazione depuratori nella città dello Stretto è stato il neo assessore Paolo Brunetti, ai microfoni di CityNow. All’interno del nostro Comune esistono 9 depuratori, ma quelli più grandi ed efficienti sono 3.

“I depuratori di Ravagnese, Gallico e Pellaro funzionano piuttosto bene, la società che gestisce i depuratori riesce a garantire un buon servizio. ASP e Arpacal sono costantemente impegnate nel monitoraggio delle acque e in analisi che ne attestino la “normalità”. C’è stato un netto miglioramento, per esempio quest’anno siamo riusciti a recuperare dei tratti di spiaggi per la balneabilità che da anni erano “chiusi””.

Brunetti ricorda anche che Reggio paga un prezzo troppo alto per quello che riguarda l’abusivismo:

“Noi non possiamo farci il bagno in via marina a causa degli sversamenti abusivi. Considerate che nel torrente che costeggia il lido comunale sia d’estate che d’inverno scorrono liquami. Questo problema dovrebbe essere risolto una volta conclusi i lavori in via Vallone Petrara, iniziati a luglio di quest’anno, che prevedono la costituzione di una nuova rete fognaria, con l’eliminazione degli scarichi a mare”.

Nonostante i depuratori esistenti funzionano discretamente è impossibile negare la necessità di lavori in città:

“I depuratori hanno bisogno di alcuni ammodernamenti, i lavori di efficientamento dovrebbero essere presentati nei primi mesi del 2020 per poi iniziare a ridosso dell’estate.  Ci sono dei progetti mirati per risolvere i problemi segnalati dai cittadini, come quello del cattivo odore.

È previsto il potenziamento di Gallico che permetterà di depurare la zona alta di Gallico. In questo modo verranno dismessi i depuratori più piccoli e costruite nuove reti fognarie che confluiranno in un unico sistema di smaltimento. Queste mosse, finalmente, dovrebbero portare all’attraversamento del torrente tra Gallico e Catona”.

Brunetti, infine, spiega:

“I lavori e le tempistiche comunque non dipendono dal Comune in quanto è presente un Commissario ad Acta. Il Comune sta sollecitando gli interventi, ma i fondi stanziati (circa 35 milioni) potranno essere spesi solo dopo l’ok del commissario”.