A Villa San Giovanni l’iniziativa sullo ‘Stretto come spazio umano’

L'incontro organizzato dal Comitato Titengostretto e dal circolo PD: tra cultura e politica, un’analisi antropologica e civile dello Stretto e dei suoi rischi

villa san giovanni stretto

È stato il prof. Mauro Geraci, antropologo dell‘Università di Messina e cantastorie, a scaldare gli intervenuti, sabato 5 aprile, all’iniziativa sullo “Stretto come spazio umano, tra concretezza e immaginario”, organizzata a Villa (fedele Academy) dal Comitato Titengostretto e dal Circolo PD T.Giordano di Villa.

Il prof. Geraci, infatti, ha affrontato subito  la tragedia di Sara Campanella – la studentessa di Messina uccisa dal collega di studi – con una struggente canzone/poesia in dialetto che ha commosso i cittadini presenti. Ha poi proseguito con rime, ritmi, ballate, di entrambe le sponde con al centro il tema dell’appartenenza, dell’attraversamento, del Ponte quale simbolo problematico, espressione universale di vita e morte, di contatto e di fuga, di unione, separazione, invasione. 

Stretto come spazio umano ()

Questo percorso si è innestato perfettamente nel discorso antropologico portato avanti dalla prof.ssa Maria Pascuzzi, già docente dell’Università Mediterranea di Reggio, che e’ intervenuta – presentando il suo ultimo saggio – affrontando le specificità del territorio e, allo stesso tempo, l’unità culturale e spirituale che lega le due sponde “cantate” e vissute secondo forme e valori comuni.

Venti anni di lavoro di ricerca sono stati condensati dalla Pascuzzi in un video ricco di suggestioni, storie, intraprendenza e musica, che appartengono alla nostra vita, alla nostra Storia.

Rossella Bulsei e Enzo Musolino, moderatori della serata, hanno sottolineando il lavoro comune  svolto in questi ultimi tempi a seguito dell’accelerazione salviniana sulla Grande Opera, chiedendo ancora  condivisione e sostegno popolare per uscire da questo incubo, per dare un volto agli espropriandi trattati come numeri, pratiche da sbrigare.

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È stato Nicola Irto, senatore e Segretario regionale del PD, a trarre le conclusioni politiche dell’incontro, a stigmatizzare gli errori del Governo in tema di infrastrutture e spreco dei fondi di coesione per un Ponte che non si farà ma la cui evocazione rischia, con i primi cantieri, di devastare il territorio.

Irto ha convenuto sul ruolo della cultura e della conoscenza del nostro patrimonio spirituale per contrastare la narrazione “pro ponte” e ha chiesto di riproporre il percorso audio/video presentato all’aperto, questa estate, nel contesto delle Feste dell’Unita. 

Stretto come spazio umano ()

Antonio Morabito, segretario metropolitano PD, nell’ ultimo intervento della serata, ha congiunto tutti gli stimoli pervenuti per rappresentare l’unità corale del Partito Democratico, in tutti suoi livelli, nella difesa dello Stretto, per dire tanti Si alle Infrastrutture necessarie e un No senza incertezze al progetto di Salvini.

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