Reggio - Il tapis roulant non funziona, ma la spazzatura arriva lo stesso - FOTO

Bloccato da tempo, a volte rifugio per sfortunati senzatetto, la maxi opera, mai portata a compimento, è ora anche una semi-discarica

Le immagini parlano da sé, ma forse non dicono abbastanza.

Buste, volantini, cartacce, mascherine, chi più ne ha più ne metta. Il tapis roulant di Reggio Calabria non solo non è attivo, ma è anche divenuto un centro di raccolta rifiuti in pieno centro storico.

Tapis roulant, chiuso al pubblico ma non ai rifiuti

Tapis Roulant Spazzatura Reggio Calabria 4

È un sabato di zona gialla quindi per niente al mondo i reggini perdono l’occasione di una passeggiata in centro città. Ciò che ad un occhio attento sfugge, non passa invece inosservato a chi è leggermente più attento. Le grandi strisce di ferro ed il cancello di accesso, da lungo tempo ormai sbarrato, non possono nascondere al pubblico lo scempio che si trova all’interno del tapis roulant, anche se lo rendono, quanto meno, non immediatamente visibile.

Bloccato da tempo, a volte rifugio per sfortunati senzatetto, la maxi opera, mai portata a compimento, è ora anche una semi-discarica.

Inciviltà e mancata manutenzione

Tapis Roulant Spazzatura Reggio Calabria

Vedere una delle opere più importanti della città ridotta a questo stato fa decisamente male al cuore.

Se la presenza delle foglie è giustificabile con la presenza di molto vento ed il mancato spazzamento, lo stesso non può dirsi per buste di carta, di plastica, bottigliette, mascherine. Rifiuti di ogni genere si trovano lungo la passerella che dovrebbe, invece, essere uno dei punti di incontro per visitare la città.

Il “come” questi rifiuti siano giunti fin lì è ciò che ci indigna maggiormente e che dovrebbe anche farci porre diversi quesiti sul tipo di città che Reggio vuole essere. Continuando di questo passo, tornare ad una “presunta” normalità sembra sempre più complicato.