Università – ll futuro dei porti oggetto di studio alla ‘Mediterranea’ di Reggio Calabria
La gestione dei beni è l’attività fondamentale dei porti commerciali, in base alla classifica mondiale della loro produttività
16 Settembre 2019 - 15:19 | di Domenico Suraci

E’ in corso di svolgimento presso l’Aula di Teledidattica del plesso di Ingegneria, un ciclo di seminari su tematiche inerenti l’utilizzo delle più innovative tecnologie ICT presenti sul mercato, per la digitalizzazione delle infrastrutture e delle attività portuali, al fine di renderle più efficienti e sostenibili.
Il relatore è il dott. Paolo Pagano, ricercatore del Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni (CNIT), responsabile di un gruppo di ricerca sulle reti IoT a Pisa (Network of Embedded Systems area) e dal 2015 direttore del laboratorio congiunto istituito fra l’Autorità Portuale di Livorno (oggi Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale) ed il CNIT sul networking avanzato che sta conducendo una profonda rivoluzione digitale tale da trasformare le attività industriali portuali, rendendole più efficienti e sicure con l’obiettivo finale di acquisire competitività sui panorami nazionali ed europei. La gestione dei beni è l’attività fondamentale dei porti commerciali, in base alla classifica mondiale della loro produttività.
Il dott. Pagano in particolare, ha relazionato sulle sperimentazioni in corso nel Porto di Livorno che prevedono l’utilizzo della rete 5G e di reti di sensori di ultima generazione per la connettività di automezzi, navi e merci nell’area del Porto.
Sono stati intervistati in esclusiva per CityNow i relatori del seminario che ha avuto anche un momento dedicato al dibattito:
Dottor Paolo Pagano (CNIT, Livorno):
“La standardizzazione delle tecnologie digitali può abbracciare la Calabria. L’esperienza del porto di Livorno è esportabile anche nella realtà calabrese. Ho trovato un contesto di altissimo livello; mi riferisco all’università che ospita il convegno e la presenza del segretario generale dell’autorità portuale. Ci sono tutti gli ingredienti per fa bene, bisogna capire chi vuole seguire tale iniziativa”.
Professore Tommaso Isernia (Direttore del Dipartimento DIIES):
“Abbiamo competenze di eccellenza presso l’Università Mediterranea sia nell’area trasporti, che nell’area informazione e vantiamo l’appartenenza al CNIT che ha grandi competenze nell’area portuale, quindi è stato naturale organizzare un convegno di questo tipo. Abbiamo anche la presenza del vicepresidente della Regione Calabria, per capire se sono replicabili in Calabria queste buone pratiche per un ulteriore momento di sviluppo per i nostri studenti”.
Professore Francesco Russo (Ordinario di Trasporti DIIES):
“La Regione Calabria sta investendo molto per far connettere telematicamente Gioia Tauro, al resto dei porti calabresi grazie anche al contributo della commissione europea. La scelta ministeriale di aver tolto Villa San Giovanni e Reggio Calabria dall’autorità portuale di Gioia Tauro ha impedito di andare avanti in questo percorso. Siamo comunque attenti a quello che accade sul nostro territorio in particole al PCS di Gioia Tauro ci stiamo lavorando molto perché venga attivato il Port Community System che porterebbe vantaggio all’intero sistema portuale”.
