Infortunio per Zerocalcare: rinviata la presentazione a Reggio Calabria
Appuntamento rinviato al Csoa Angelina Cartella. La comunicazione del noto fumettista
18 Gennaio 2023 - 17:14 | di Redazione

Salta la visita di Zerocalcare a Reggio Calabria in programma per domani, giovedì 19 gennaio. Gli appassionati del fumetto e delle storie sapientemente narrate dall’artista con 1 milione di follower su Instagram, dovrà attendere ancora un mesetto per la presentazione di “No Sleep Till Shengal” a causa di un piccolo infortunio.
Zerocalcare rinvia la tappa di Reggio Calabria
È stato lo stesso fumettista a dare la notizia, attraverso una storia sulla sua pagina Instagram, annunciando ai suoi seguaci di aver avuto un infortunio alla mano che lo rende impossibilitato a viaggiare.
Fortunatamente, però, la tappa della città dello Stretto non è stata cancellata, bensì rimandata al mese di febbraio.
“Mi dispiace molto per chi si era organizzato ma per un infortunio, ovvero che mi si aperto la mano (la sinistra però), non riesco a venire a Reggio Calabria e Palermo.
Reggio si recupera il 21 febbraio, sempre al Csoa Angelina Cartella, mentre Palermo lo dico a brevissimo, questa è solo una comunicazione tempestiva per limitare le bestemmie della gente che giustamente più tardi lo sa e più rosica.
Scusate molto”.
No Sleep Till Shengal
“È una specie di diario di viaggio di quando qualche mese fa siamo stati nel nord dell’Iraq, per raccontare come gli Ezidi, dopo il massacro dell’ISIS del 2014 , che ha anche visto violentare, rapire e vendere come schiavi sessuali migliaia di donne e bambini, abbiano deciso di tornare nelle loro case e di autodifendersi, sposando il modello del confederalismo democratico simile a quello del Rojava.
E proprio come per il Rojava la minaccia maggiore arriva dalla Turchia, che vuole chiudere i conti con tutte le esperienze di democrazia e progresso sociale che si affermano nella regione, bombardando ormai quotidianamente Shengal, e facendo pressioni sullo stato iracheno e sul governo regionale del Kurdistan iracheno affinché metta fine a questo esperimento, mentre le cellule dormienti dell’Isis si riorganizzano.
Sono 180 pagine, non è esattamente il seguito di Kobane Calling ma è la continuazione del racconto di cosa succede quando si spengono i riflettori su un territorio perché all’improvviso non fa più notizia”.
