1° maggio, i toccanti auguri del Sindaco Falcomatà al figlio e a Reggio Calabria

"Penso ai figli che non nasceranno qui, ai padri ed alle madri che lavorano fuori, a quelli che cercano lavoro e quelli che non ci sperano più". Le parole di Falcomatà in occasione del 1°…

“Caro Marco buon compleanno!

Nascere a Reggio proprio il primo maggio, nella città che ha il più alto tasso di disoccupazione giovanile in Italia può sembrare una beffa.

Oggi festeggiamo il nostro primo anno insieme a casa, con mamma e Italo, e forse tra qualche anno sarai anche tu a occupare una stanza come questa in affitto in un’altra città per studiare cosa fare da grande e chissà dove”.

Il sindaco della Città Metropolitana non è di certo nuovo ai post di auguri, ma quello di oggi, 1 maggio e festa dei lavoratori, tocca in particolar modo il cuore dei reggini.

Su facebook infatti il sindaco Falcomatà decide di pubblicare l’immagine di una piccola stanza, come probabilmente ne avete viste tante. Una stanza di un’altra città con sui muri le foto di Reggio e quel velo di tristezza che permea le abitazioni di tutti i giovani costretti ad emigrare in cerca di un futuro migliore.

“Penso ai figli che invece non nasceranno qui, i padri e le madri che lavorano fuori, i ragazzi e le ragazze che partono e non incontro più per strada. I miei stessi amici, quelli che che si sono realizzati “fuori”, quelli che cercano lavoro e quelli che non ci sperano più. Quelli che non possono più attendere e quelli che non cercano”.

Impossibile non commuoversi di fronte a parole così toccanti. Ognuno di noi conta qualcuno, in famiglia, tra gli amici o tra le conoscenze che non è potuto rimanere in città. C’è chi se n’è andato a malincuore, chi l’ha fatto spinto dall’esasperazione e, ancora, chi credeva di non poter ottenere abbastanza dalla sua stessa città. Si tratta di dati tristi certo, ma anche veri e purtroppo tangibili.

Le parole più belle però sono quelle che chiudono il post del nostro sindaco:

“Ma oggi, 1 maggio 2019, deve essere comunque festa e sebbene lontani dagli altri non siamo altrove: lavoriamo insieme!”