Reggina, una settimana da Dio. Tris di vittorie, Catanzaro ko e salvezza più vicina


di Pasquale Romano – Tutto vero. La Reggina supera il Catanzaro in un derby infuocato, firma la terza vittoria in sette giorni e vede la salvezza ad un passo. Decide la rete di Kosnic al 15′ della ripresa, amaranto (saliti a quota 38 in classifica) che hanno meritato la vittoria grazie ad una prestazione più decisa e autoritaria rispetto agli avversari.

Zeman conferma la formazione prevista alla vigilia, fiducia al 3-5-2 con Gianola e Bangu che vincono i rispettivi ballottaggi con Cucinotti e Knudsen. Catanzaro di Erra con il 4-4-2, Icardi e Mancosu gli esterni offensivi a dar manforte alla coppia d’attacco, formata da Giovinco e Sarao. La prima chance è per gli amaranto, Bangu su sponda di Kosnic gira in rovesciata ma la conclusione centrale è facile preda di De Lucia.

Nei primi 20 minuti i ritmi non sono particolarmente intensi, forse complice il primo caldo stagionale. La Reggina prova a tenere in mano il pallino del gioco, Catanzaro che si difende con ordine e punta a colpire in ripartenza. Al minuto 22 bel cross di Porcino verso Bianchimano, l’ex Milan non trova la deviazione aerea. Il Catanzaro risponde con la percussione di Icardi, il destro dopo una lunga cavalcata termina alto. Ospiti insidiosi sui calci piazzati, ben calciati da Giovinco junior, la difesa amaranto però fa buona guardia.

Qualche tensione di troppo nella fase centrale del primo tempo, spesso è capitan Coralli il protagonista in casa amaranto. Altra ghiotta occasione per Bianchimano prima dell’intervallo, su cross di Cane il centravanti manca il colpo di testa vincente per una questione di millimetri. La prima frazione termina con un cambio forzato, pesante, operato da Zeman. Capitan Coralli costretto a lasciare il campo per un problema fisico, al posto del capitano amaranto dentro Leonetti.

La ripresa si apre con il guizzo firmato Bangu, alto il sinistro del centrocampista scuola Fiorentina. Dopo un primo tempo di gestione e in parte attendista, la Reggina decide di affondare il colpo. Baricentro più alto e pressione sugli avversari maggiore, i risultati arrivano immediati. Al minuto 61 gli amaranto sbloccano la gara con Kosnic: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, conclusione di Bangu deviata prima da un difensore e successivamente da De Lucia, il difensore serbo ribadisce in rete facendo esplodere un Granillo caldo e passionale come non capitava da inizio stagione.

Erra corre ai ripari, e con gli inserimenti di Gomez e Basrak passa al 4-3-3, nella speranza di trovare il pareggio. Zeman risponde richiamando Bangu, al suo posto Knudsen, staffetta divenuta oramai un classico. Subito pericoloso il danese: inserimento preciso su servizio di Leonetti, conclusione deviata in angolo dalla difesa ospite. Gol fantasma al 79′: Esposito calcia verso la porta, conclusione che centra la traversa, per il direttore di gara la palla non ha varcato interamente la linea, tra le timide proteste dei giocatori giallorossi.

Un sinistro dalla distanza di Sabato, l’unica occasione di un Catanzaro che non ha mai dato davvero l’impressione di poter riportare i binari della contesa in parità. Timidi i tentativi degli ospiti, sempre rimbalzati dal muro di gomma amaranto: il vantaggio ha dato ulteriori certezze e convinzioni ad una Reggina che ha interpretato bene la gara anche nel finale, rischiando poco o nulla.

Al triplice fischio si scatena il Granillo, assieme alla rabbia di un Catanzaro evidentemente frustrato per una sconfitta che pesa sul morale e sulla classifica. Contano solo i tre punti, strappati con merito da una Reggina nell’ultima settimana tornata determinata e convinta come ad inizio stagione. La vittoria sul Catanzaro è sinonimo di salvezza anticipata, adesso non resta che completare l’opera nelle ultime 4 giornate.

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