Nuova sede M5S a Reggio, Tridico e Orrico: ‘No al Ponte, sì ai servizi per Calabria e Sicilia’
"Diciamo no a un’opera di 14 miliardi che è inutile, che è devastante dal punto di vista ambientale, che spreca risorse, che non è prioritaria" così Tridico
12 Maggio 2025 - 10:35 | Renato Pesce

Il Movimento 5 Stelle ha inaugurato una nuova sede a Reggio Calabria, un nuovo centro di ascolto, di incontro politico, ed anche “sportello del cittadino”.
Alla cerimonia di inaugurazione, oltre ai rappresentati reggini, presenti anche l’europarlamentare Pasquale Tridico e la deputata e Coordinatrice regionale Anna Laura Orrico. Ai nostri microfoni hanno parlato di una delle battaglie più sentite ed attuali del Movimento, il contrasto all’opera del Ponte sullo Stretto.
“Il ponte è una nostra battaglia – dichiara Tridico – ma non perché siamo quelli del no, ma perché vogliamo tanti altri sì. Nelle infrastrutture, nelle priorità che servono prima di tutto alla Calabria ed anche alla Sicilia: la viabilità, la sanità, la scuola. Tutti pezzi di servizi che purtroppo vengono a mancare, e che sono invece essenziali per il buon funzionamento di questo territorio”.
“Per questo – conclude Tridico – diciamo no a un’opera di 14 miliardi che è inutile, che è devastante dal punto di vista ambientale, che spreca risorse, che non è prioritaria”.
Gli fa eco la deputata Orrico, che afferma:
“Il ministro Salvini ha deciso che per la Calabria e la Sicilia sia più importante investire 14 miliardi su un’infrastruttura che non è prioritaria, che tecnologicamente non potrà rispondere a quelle che sono le caratteristiche ambientali, sociali e culturali di quest’area. Per questo noi ci battiamo affinché questo finanziamento in realtà venga investito per garantire ai calabresi e ai siciliani le infrastrutture di cui hanno veramente bisogno: per una viabilità che migliori i collegamenti all’interno e tra queste regioni, e che serva veramente alle attività produttive, non alle speculazioni dei soliti gruppi di potere che vengono a “mangiare” sulle spalle dei calabresi”.