Il reading multimediale ‘La battaglia d’Aspromonte’ emoziona Gambarie

In scena l'anteprima dell'opera ideata da Dario Zema, ispirata al poema medievale "Chanson d'Aspremont"

1 Gambarie

Sabato 16 agosto, nella sala conferenze dell’Hotel Centrale di Gambarie, è andata in scena l’anteprima di “La Battaglia d’Aspromonte”, reading multimediale ideato da Dario Zema e ispirato al poema medievale “Chanson d’Aspremont”.
L’evento, inizialmente previsto nel Fantabosco di Gambarie, è stato trasferito al coperto a causa del maltempo, in accordo con il Comune, per garantire la fruizione del pubblico. Nonostante i necessari adattamenti tecnici, la partecipazione è stata calorosa.

Un racconto epico in formato multimediale

Lo spettacolo ha riportato in vita la memoria epica del racconto che narra lo scontro tra le truppe di Carlo Magno e i Saraceni per la liberazione di Calabria e Sicilia, ambientato in Aspromonte.
Non una semplice lettura né una messinscena tradizionale, ma un formato multimediale:

  • sullo schermo scorrevano immagini create a partire dal copione,
  • gli attori davano voce ai personaggi,
  • le musiche originali di Andrea Francesco Calabrese costruivano il tessuto sonoro.

La cifra poliedrica di Dario Zema, performer ed educatore, non solo attore ma anche ideatore e aiuto regia del progetto, ha dato allo spettacolo un respiro interartistico.

Regia, cast e collaborazioni

La regia e sceneggiatura portano la firma di Francesco Sgrò, docente dell’Accademia di Belle Arti.
Al montaggio delle immagini e alle videoproiezioni ha collaborato Annalisa Locatelli, presente anche come voce in scena.
Con loro, in cast, Giusva Branca, Adriana Cuzzocrea, Francesca Russo e lo stesso Calabrese.

Un progetto per valorizzare il territorio

Segno di attenzione al pubblico è stata la distribuzione del libretto del copione, pensato come ricordo e strumento di lettura del progetto. Gli organizzatori guardano ora ai prossimi passi, con l’auspicio di riproporre la performance in contesti naturali, come da idea iniziale, per valorizzare l’identità del territorio e un’epica capace di parlare oltre i confini locali.