Elezioni Regionali, Calenda smonta il reddito di dignità..e Tridico: ‘L’ultima cosa di cui avevamo bisogno’
"Nel Mezzogiorno il reddito è stato devastante. In un Paese dove un infermiere che lavora duramente guadagna 1.450 euro, dare 1.000 euro a chi non lavora è immorale", le parole di Calenda
27 Agosto 2025 - 09:31 | Redazione

“Tridico in Calabria? È l’inventore del reddito di cittadinanza, che era l’ultima cosa di cui questo Paese aveva bisogno”. A pochi giorni di distanza, il leader di Azione Carlo Calenda ribadisce il proprio punto di vista, decisamente negativo, rispetto al Movimento 5 Stelle e di conseguenza la contrarietà alla candidatura dell’ex presidente Inps Pasquale Tridico, indicato dalla coalizione di centrosinistra per guidare la sfida alle regionali calabresi del 5 e 6 ottobre.
Calenda ha aggiunto: “Nel Mezzogiorno il reddito è stato devastante. In un Paese dove un infermiere che lavora duramente guadagna 1.450 euro, dare 1.000 euro a chi non lavora è immorale. Il reddito di cittadinanza regionale? “Se vogliono riproporlo, io non li supporto”, il punto di vista di Calenda.
Pochi giorni fa invece, il leader di Azione aveva affermato: “Come già più volte ripetuto, non ci saranno liste di Azione a sostegno di candidati dei 5Stelle alle elezioni regionali, allo stesso modo Azione non sosterrà candidati del Partjto Democratico che si piegano ai programmi imposti dai 5S. Il Paese ha bisogno di sviluppo, concorrenza, infrastrutture ed efficienza nella spesa pubblica”.
In pratica, il leader di Azione aveva smentito il suo stesso partito, che attraverso i leader regionali Graziano e De Nisi avevano affermato, in sintesi, ‘saremo determinanti alle prossime elezioni’ ufficializzando lo strappo con il centrodestra. Graziano e De Nisi, dopo le parole di Calenda, hanno ribadito di voler correre alle regionali supportando il centrosinistra, seppur con candidature in autonomia, senza il simbolo di Azione.