Punta Pellaro tra le migliori spiagge d’Italia per il windsurf ed il kitesurf secondo il TCI
16 Luglio 2018 - 15:58 | di Vincenzo Comi

E’ una delle spiagge più belle del nostro territorio, a due passi dal centro della nostra città. Meta ambita soprattutto per gli amanti degli sport acquatici, in particolar modo dai kiter e dagli appassionati di windsurf. Noi di CityNow l’abbiamo sempre promossa – Punta Pellaro, spot invidiato da tutti…tra gigli di mare, sole e vento (tutto l’anno) – e continueremo a farlo elogiando e difendendo uno degli spot che finalmente viene riconosciuto anche dagli altri (testate giornalistiche, enti ed associazioni).
Anche il sito del Touring Club Italiano ha riconosciuto la spiaggia di Punta Pellaro tra i luoghi più belli d’Italia in cui praticare il windsurf ed il kitesurf. proseguendo la propria opera di valorizzazione del territorio.
Di seguito l’articolo a cura di Fabrizio Milanesi:
La Riserva della Laguna dello Stagnone di Marsala (Tp) è un luogo magico, fuori dal tempo. Un paesaggio naturale suggestivo, mozzafiato, di rara bellezza per i suoi colori e i profumi, per i suoi tramonti sulle bianche saline con i mulini a vento. Qui la laguna è piatta, il vento costante: condizioni ideali per chi inizia a praticare il windsurf.
È il gioiello della splendida baia racchiusa tra il monte Gallo e il monte Pellegrino. Mondello è “il” lido di Palermo e una delle più note stazioni balneari della Sicilia. Il nucleo più antico è un villaggio di pescatori attorno a un’antica tonnara in funzione ancora agli inizi del XX secolo. Tanto sole e vento teso e regolare permettono fare windsurf praticamente tutto l’anno, aprendo agli appassionati la possibilità di evitare i periodi più affollati delle vacanze a comando.
A soli dieci chilometri da Reggio, ci si può andare anche in bus e in treno. E così fanno i locali e i turisti da ogni dove alla ricerca dello spot che vanta 300 giorni di vento l’anno. Lo scenario rende l’esperienza ancora più coinvolgente con la Sicilia e l’Etna a dominare il panorama. Smessa la muta, o per gli accompagnatori e i semplici spettatori da riva, la spiaggia è di dimensioni notevoli. C’è spazio per tutti quindi e molti anche i servizi ricettivi per i cacciatori di vento.
Due lunghe baie, a nordest della Sardegna, divise da una sottile striscia di terra. In fondo l’isola dei Gabbiani (o Isuledda). Lo spot sardo prediletto dai surfer e kitesurfer regala colori straordinari e un fondale dolcemente digradante, adatto a tutti. Non mancano le onde e il vento soffia costante da nord, nord-ovest.
Un lungo arenile dal basso fondale di sabbia e alle spalle il profilo quieto della chiesa di Santa Maria di Merino. Alla fine della spiaggia si apre l’Oasi naturalistico-archeologica La Salata, la più preziosa testimonianza paleocristiana del Gargano. Storia e arte si direbbe. E invece guardando il mare l’atmosfera cambia d’improvviso con le evoluzioni dei tanti kitesurfer che sfruttano venti da domare in questo tratto pugliese.
A dominare la baia da un promontorio roccioso il borgo di Talamone. Il litorale in questa porzione del Parco regionale della Maremma è invece un’oasi tra zone umide, foreste, aree agricole, zone rocciose e dune. La baia è l’ideale per praticare tutto l’anno e non è un caso se molti atleti da tutto il mondo scelgano il grossetano per preparare competizioni internazionali.
Antico borgo marinaro e agricolo, tradizionale produttore di ortaggi per Venezia, Sottomarina è oggi un centro attrezzato per bagni, sport e divertimento, con una spiaggia lunga decine di chilometri e profonda, a tratti, oltre 300 metri. Di bolina spinge forte lo scirocco, e dal mare il panorama abbraccia la laguna veneziana, Chioggia e il forte di San Felice.
Spot lacustre per i surfisti della mitteleuropa che trovano vento costante e divieti di navigazione per i motoscafi. Le tavole arrivano in particolare dalla Germania e anche se Goethe non era di certo un surfista, con la penna andava a vele spiegate. Torbole per lui era un “incantevole spettacolo”. Smessa la tuta in capilene vale la pena dare retta allo scrittore e tra scorci pittoreschi concedersi una sosta rilassante al porticciolo, impreziosito dalla Vecchia Dogana addirittura risalente al Quattrocento.
