Goletta Verde: “Mare Lido Comunale di Reggio fortemente inquinato”
"In prossimità delle foci, le acque dei nostri mari spesso diventano fogne a cielo aperto. Problema di proporzioni sconcertanti", sottolinea Goletta Verde
18 Luglio 2019 - 18:18 | Redazione

In Calabria, in ciascuna provincia monitorata, c’è almeno un punto fortemente inquinato. Su ventiquattro campionamenti eseguiti lungo le coste, tredici risultano fuori dai limiti di legge e, di questi, dodici sono “fortemente inquinati”.
È questa in sintesi la fotografia scattata lungo le coste calabresi dai tecnici di Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio ed all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane.
Nel mirino ci sono sempre canali e foci che continuano a riversare in mare scarichi non adeguatamente depurati.
MARI FORTEMENTE INQUINATI
Quattro i punti nella città metropolitana di Reggio Calabria con acque inquinate o fortemente inquinate.
A Brancaleone Marina, in località Sabbie Bianche, alla foce del fiume Pantano Grande; a Reggio di Calabria, Lido Comunale di Reggio Calabria, alla foce del torrente Caserta; a San Ferdinando, alla foce del Fiume Mesima; a Bagnara Calabra, alla Foce del Torrente.
“Premesso che il nostro monitoraggio non vuole sostituirsi ai controlli ufficiali, ma punta a scovare le criticità ancora presenti nei sistemi depurativi per porre rimedio all’inquinamento dei nostri mari – dichiara Antonio Nicoletti,della segreteria nazionale di Legambiente – spiace constatare come la mancata depurazione affligga ancora in maniera drammatica il nostro Paese.
EMERGENZA DEPURATIVA
È ora che l’Italia intervenga immediatamente per contrastare questa emergenza. Non va dimenticato che sono già quattro le procedure di infrazione comminate all’Italia dall’Ue con un nuovo deferimento alla Corte di Giustizia arrivato pochi mesi fa. Soldi che avremmo potuto spendere per adeguare il nostro sistema depurativo attraverso progetti innovativi a tutela del mare”. “
In Calabria resta l’emergenza depurativa – dichiara Caterina Cristofarodella segreteria regionale, responsabile campagne – di fronte alla quale poco o niente è stato fatto dalle istituzioni che spesso sono rimaste in silenzio su un tema così importante o lo hanno ignorato.
Quello della pessima qualità delle nostre acque in prossimità delle foci, che spesso diventano fogne a cielo aperto a causa del mancato funzionamento degli impianti di depurazione, deve diventare un tema prioritario nelle agende politiche di tutte le amministrazioni di questa terra, visto che ne sono coinvolte tutte le province.
È ora che ci si faccia carico delle responsabilità di un problema che sta assumendo proporzioni sconcertanti, mettendo a repentaglio una risorsa importante per il nostro territorio quale è il turismo e l’economia che esso genera.
L’obiettivo è quello di avere nel medio periodo una qualità delle acque migliore rispetto a quella che bagna la nostra terra da quasi dieci anni a questa parte, visto che permangono le criticità in molti dei punti già monitorati negli anni scorsi dai tecnici di Goletta Verde”.
