Aeroporto dello Stretto, Richichi: 'Franchini parolaio, Occhiuto faccia a meno di lui'

"Il signor Amministratore SACAL vada a costruire aeroporti in altre città, Reggio non è adatta e alle sue (in)capacità" la nota di Richichi

Di seguito la nota stampa di Domenico Francesco Richichi, già assessore con delega “Aeroporto” città di Reggio Calabria.

Quando l’Amministratore Unico di SACAL interviene e parla dell’aeroporto “Tito Minniti” ci fa sognare dicendoci: “Apriremo rotte per tutto il Nord Italia, ci saranno voli per l’Inghilterra, Belgio e Spagna”. Poi apriamo gli occhi, il sogno svanisce, e ci troviamo con i soliti inutili collegamenti per Milano e Roma a costi altissimi e passeggeri che diminuiscono di giorno in giorno per l’assurdità l dei prezzi e degli orari.

Per l’aeroporto, verosimilmente, siamo arrivati, in anticipo alle feste patronali con l’amministratore unico di SACAL che grida:

“Pentole (voli), signori compratevi le pentole (voli), due al prezzo di una: sono di importazione da Belgio, Inghilterra, Spagna”.

È sempre la solita trita e ritrita storia da due anni a questa parte, anni nei quali il Franchini, con ENAC protagonista, non è riuscito, nemmeno, a utilizzare i finanziamenti per attivare voli per garantire la continuità territoriale (30 milioni per gli aeroporti di Reggio Calabria e Crotone).

Le critiche a Franchini

All’esperto signor Franchini, costruttore di sei aeroporti, non c’è da chiedere di far vedere pale, carriole e cazzuole per verificare le sue affermazioni, ma il motivo per il quale da più di un anno sia amministratore unico anche per l’aeroporto di Reggio, senza aver fatto vedere nulla di nuovo, anzi facendo calare il numero di passeggeri del “Tito Minniti” sempre di più.

Egli sa, essendo stato costruttore di aeroporti, che il Tito Minniti può ripartire a certe condizioni: primo, che non si parli di limitazioni perché non ce ne sono; secondo, che non ci si riempia la testa di collegamenti con tutto il Nord perché non saranno possibili; terzo, si eviti di prenderci in giro parlando di collegamenti europei perché si tratta di solenni menzogne; quarto, non si vanti dei finanziamenti ottenuti anni or sono per l’aeroporto perché quei finanziamenti non servono allo sviluppo dello stesso ma soltanto a fare una recinzione del sedime aeroportuale e la ristrutturazione dei fabbricati di servizio (ulteriore presa per i fondelli).

Il signor Franchini non se la prenda per il fatto di non avere titoli accademici, anche senza di essi si può essere protagonisti in termini positivi. Il signor Amministratore SACAL prenda pala, cazzuola e carriola e vada a costruirne aeroporti in altre città perché Reggio Calabria non è adatta lui e alle sue (in)capacità.

Il Presidente Occhiuto faccia a meno di lui – un parolaio – e dia ruolo a chi conosce il problema e sa come risolverlo. Infine i tanti che ci stanno spiegando, parlando a vanvera, i problemi dell’aeroporto stiano un po’ zitti ed evitino di fare campagna elettorale per le prossime elezioni sul cadavere di un’infrastruttura che in quattro mesi potrebbe, invece, veramente, ripartire solo se si adottassero i giusti provvedimenti.