Ucraina – La Russia alla conquista del Donbass, Kiev prepara la difesa

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A Ukranien soldier stands outside a school hit by Russian rockets in the southern Ukraine village of Zelenyi Hai between Kherson and Mykolaiv, less than 5km from the front line on April 1, 2022, as NATO says it is not seeing a pull-back of Russian forces in Ukraine and expects "additional offensive actions", alliance chief warns. (Photo by BULENT KILIC / AFP)


L’obiettivo dell’invasione russa in Ucraina è il Donbass.

Ne è sicuro il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che nel consueto videomessaggio notturno lo ha ribadito:

“Le truppe russe vogliono prendere il Donbass e il sud dell’Ucraina. Siamo consapevoli che il nemico ha riserve per aumentare la pressione a est. Qual è il nostro obiettivo? Proteggere la nostra libertà, la nostra terra, la nostra gente. Stiamo rafforzando le difese – ha aggiunto – e bisogna elogiare il coraggio e la resilienza di coloro che difendono le città”.

Poi sferza l’Occidente:

“Occorre anche dire che il nostro Paese non ha ricevuto abbastanza moderni sistemi antimissilistici dagli alleati”.

Pure il Cremlino ammette che il Donbass è al centro della sua “operazione militare speciale: La sovranità delle repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk – spiega il portavoce Dmitry Peskov – è stata riconosciuta dalla Russia. Abbiamo riconosciuto la loro indipendenza. La nostra operazione è stata avviata su richiesta di queste due repubbliche: uno degli obiettivi principali consiste nel salvarle e ripristinare la loro statualità entro i confini del 2014, entro i confini sanciti dalla costituzione delle repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk”.

Secondo Peskov, “l’Ucraina è un paese difficile e ostile per la Russia, è un Paese che di fatto ha completamente proibito qualsiasi media di lingua russa, è un Paese che ha reso la lingua russa secondaria e così via”.

Sul fronte bellico lo Stato maggiore ucraino sottolinea che “il nemico continua a effettuare sistematici attacchi missilistici e aerei con armi ad alta precisione su obiettivi militari e civili, ma l’intensità è diminuita”.

Alle ore 5 locali una decina di esplosioni hanno scosso la città di Odessa, provocate da missili cruise (alcuni intercettati dalla contraerea). Sulla città si sono alzate varie colonne di fumo e si segnalano incendi. Secondo le prime notizie è stato colpito anche un deposito di carburante. Proprio per alleviare la pressione sull’importante centro costiero – secondo i media britannici – Boris Johnson è pronto ad inviare missili anti-nave per affondare le imbarcazioni da guerra russe che si trovano nel mar Nero.

A Mariupol è invece stato ucciso il regista lituano Mantas Kvedaravičius, di 45 anni: stava cercando di lasciare la città sotto assedio quando la sua auto è stata colpita da un razzo. Trasportato d’urgenza in ospedale, è morto poco dopo il ricovero.

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