Agricoltura, Nesci (FdI): 'Disponibile ad ascoltare i territori, ma mai nessun Governo aveva fatto tanto'

"Iniziative concrete che vanno riconosciute all’azione incisiva di Giorgia Meloni e del Ministro Lollobrigida” così l'eurodeputato Nesci

Di seguito il comunicato stampa con le dichiarazioni dell’eurodeputato Denis Nesci (FdI).

Dichiara Nesci:

“Scelte chiare maturate nell’esclusivo interesse degli agricoltori. E’ stato questo l’approccio del Governo Meloni per un settore ritenuto strategico per l’economia, e da sempre considerato il cuore pulsante della specificità e dell’identità del nostro Paese”.

Continua l’esponente di Fratelli d’Italia:

“Infatti mentre l’ideologia green di un’Europa a trazione Timmermans, proliferava interventi come il ‘Nutriscore’, la liberalizzazione di produzione di alimenti sintetici, la spinta a rincorrere l’innovazione tecnologica a tutti i costi, i vincoli sulla pesca, la legge sul ripristino della natura, l’impegno del Ministro dell’Agricoltura Lollobrigida, andava nella direzione opposta”.

Spiega Nesci:

“Dal divieto, storico aggiungo io, di produzione di carne sintetica divenuto legge, all’aumento del fondo Agrisolare (+830 milioni), all’eliminazione dell’odiosa restrizione di autoconsumo e portando all’80% il massimo del contributo per produrre energia pulita, alla copertura di 190 milioni per garantire il contributo per i premi assicurativi degli agricoltori, all’aumento del fondo ISMEA per cambiali agrarie finalizzato a garantire credito agli agricoltori, fino ad arrivare alla riorganizzazione di Agea, per favorire rapidità nei pagamenti agli agricoltori e restituendo certezze sulle tempistiche. E ancora, l’Italia ha mantenuto i benefici sul carburante agricolo e non ha intenzione di tornare sui propri passi,come invece è avvenuto in molte parti d’Europa dopo questa scelta. E poi gli 8 miliardi destinati agli agricoltori da fondi Pnrr, tra cui saranno previsti 400 milioni per l’acquisto di macchine agricole, 100 milioni per i frantoi, 90 milioni per acquisto trattori, 100 milioni fondo in sostegno filiere deboli, 300 Milioni per nuovo fondo per emergenze in Agricoltura, a cui si aggiungono sostegno a settori in grave crisi, a causa di eventi straordinari come pere, kiwi, viticoltura, frutta in genere. Ci troviamo dunque dinnanzi ad iniziative concrete che mai nessun Governo aveva intrapreso prima, e questo va riconosciuto all’azione incisiva di Giorgia Meloni e del Ministro Lollobrigida”.

Conclude Nesci:

“Il mio impegno a Bruxelles sin dall’ inizio del mio mandato, è stato quello di sostenere e seguire le istanze dei territori, dal mondo agricolo a quello ittico per passare a quello marittimo e dello sviluppo territoriale – soprattutto per la comunità calabrese – proprio per far sentire la voce dei territori dentro le istituzioni europee. Una missione che continua soprattutto in questo momento di grande difficoltà per un comparto agricolo che ha l’incessante bisogno di avere interlocutori istituzionali in grado di ascoltare il loro grido di allarme. Sono e siamo a disposizione come partito a lavorare insieme per trovare le soluzioni che, nel breve, ma soprattutto, nel lungo periodo, possano dare la tranquillità che cercano gli agricoltori raccolti in protesta, perché la vera ed importante battaglia sarà quella di cambiare la politica agricola in Europa. Per questo, mi sono messo in contatto con il referente di un presidio territoriale dando la disponibilità di portare avanti le loro istanze e attendo un loro documento”.