All’Archivio di Stato il ricordo sulla Prima Guerra Mondiale. Marra: “Evento di straordinaria crudeltà e ferocia”


di Vincenzo Comi – Continua il ciclo di incontri dedicato alla valorizzazione del patrimonio della prima guerra mondiale.Nel pomeriggio di martedì presso la sede di via Lia dell’Archivio di Stato di Reggio Calabria si è tenuto il convegno che ha avuto come filo conduttore la fusione tra la storia nazionale e la microstoria del nostro territorio con particolare attenzione alla propaganda antisocialista.“L’appuntamento di oggi – afferma il direttore dell’Archivio di Stato Mirella Marra –  ha una visione un po’ particolare dei fatti che sono avvenuti ma è estremamente interessante perché traccia un percorso di non interventismo e di lotta alla guerra dei calabresi. La prima guerra mondiale è un evento storico poco studiato poiché ha prevalso la seconda guerra con la sua tipologia del tutto nuova. La prima guerra è stata un momento di crudeltà e ferocia straordinaria che il popolo calabrese ha patito e vissuto nel dolore della povertà.”Protagonista dell’iniziativa, la professoressa Maria Quattrone che ha presentato la relazione “Spigolature di micro storia in margine alla Prima Guerra Mondiale”.“L’iniziativa rientra nel quadro delle celebrazioni della Grande Guerra patrocinato dall’Archivio di Stato – spiega Maria Quattrone, ex dirigente scolastico  – L’evento di oggi nasce dal desiderio di commemorare quel periodo soprattutto per le nuove generazioni ma anche per il vasto pubblico. Sono stati esaminati alcuni documenti depositati nel ricco fondo della sottoprefettura di Gerace dai quali si evince la condizione delle popolazioni meridionali su cui si abbatte la tragedia della guerra. La storia non è rappresentata solo dai grandi eventi, dalle grandi guerre o dai trattati di pace – conclude la prof.ssa Quattrone – ma anche ritratta dalle piccole storie quotidiane e locali che consentono di percepire la condizione del popolo italiano.”Presente all’incontro anche il prof. Nicola Petrolino che ha illustrato attraverso le immagini del filmato ‘La Grande Guerra 1914-1918’ come veniva raccontata all’epoca  la prima guerra mondiale.“Il racconto della guerra del ’14-’18 è del tutto nuovo perché per la prima volta vengono utilizzate le macchine fotografiche che immortalano i campi di battaglia e le cineprese che fino a quel momento non si conoscevano. Abbiamo molti video degli americani e documenti visivi della guerra – spiega il prof. Petrolino – Sono circa 4 miliardi inoltre le lettere che sono state inviate tra i soldati e le famiglie e che documentano quel periodo. Per l’incontro di questa sera ho scelto due brani di cinema, ‘Uomini Contro’ di Francesco Rosi e la fiction tedesca ‘Niente di nuovo sul fronte occidentale’.”La prima guerra mondiale è quindi ‘prima’ in tutti i sensi, non solo nel numero di morti e nelle nazioni coinvolte ma anche nella sua manifestazione comunicativa.