Anassilaos ricorda Leonardo da Vinci con una serie di incontri

In occasione dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, l'associazione culturale Anassilaos organizza una serie di incontri dedicato al genio che ha fatto la storia

Il 2 maggio del 1519, cinquecento anni fa, moriva ad Amboise, in Francia, Leonardo da Vinci.

“Esso passò dalla presente vita alli 2 di Maggio con tutti li Ordini della Santa Madre Chiesa, e ben disposto” scrive l’allievo Francesco Melzi ai fratelli del Maestro. La leggenda, ripresa dal Vasari nella sua vita di Leonardo, vuole che egli sia spirato tra le braccia del re  Francesco I, in realtà lontano da Amboise quel giorno, a dimostrazione dell’affetto che il sovrano ha sempre nutrito nei confronti del Maestro considerato, al di là delle qualità artistiche, un saggio e un filosofo.

All’anniversario l’Associazione dedicherà una serie di incontri di approfondimento che avranno inizio giovedì 11 aprile alle ore 16,45 presso la Sala Giuffrè della Biblioteca “Pietro De Nava” con una conversazione introduttiva sul tema “Leonardo da Vinci, biografia di un genio attraverso i documenti e le opere” dello stesso Presidente di Anassilaos, Stefano Iorfida.

Faranno seguito, a cura di diversi relatori,  nei mesi successivi, approfondimenti sul Leonardo pittore (Prof.ssa Elvira Leuzzi Calveri), sul Leonardo architetto e ingegnere (a cura dell’Ing. Salvatore Scaramozzino) , sul Leonardo scrittore e poeta (a cura della Prof.ssa Francesca Neri). Una mostra storico-filatelica dedicata alla presenza di  Leonardo nei francobolli  italiani ed europei curata da Giuseppe Diaco, comprensiva anche dei valori bollati emessi il 2 maggio p.v. in occasione dell’anniversario dal nostro Paese, accompagnerà queste iniziative.

Una cartolina dedicata al Maestro, realizzata dall’artista Alessandro Allegra,  accompagnerà le celebrazioni promosse dal sodalizio reggino. Si comincia dunque dalla complessa biografia di Leonardo – ancora oggi al centro dell’attenzione mediatica per alcune opere attribuite al Maestro (Ritratto di Principessa, Salvator Mundi), di non unanime attribuzione, vendute, pensiamo al Salvator Mundi, per oltre 400 milioni di dollari – che proprio per le sue lacune e incertezze, per le difficoltà cronologiche di alcune opere di incerta autografia, non fosse altro per la presenza, intorno al maestro, di allievi che realizzavano dipinti copiando dai cartoni originali predisposti da Leonardo sui quali lo stesso Maestro interveniva, offre tuttora spazio elle più diverse interpretazioni.

Il relatore si sforzerà, attraverso le testimonianze dello stesso Leonardo, dei documenti d’archivio che conservano contratti e lettere, e le biografie dedicate al maestro (Giorgio Vasari, Anonimo Gaddiano, Paolo Giovio) fino alle testimonianze del pittore e storico dell’arte Giovanni Paolo Lomazzo  di ricostruire una biografia plausibile che possa comprendere anche la cronologia delle opere che varia di catalogo in catalogo così da costituire un vero e proprio puzzle difficile da ricomporre.