Angelo Duro a Reggio Calabria: "Che siete venuti a fare? Il mio libro? Non leggetelo" - FOTO e VIDEO

Angelo Duro ha incontrato questo pomeriggio i giovani reggini. Sempre irriverente ma schietto e simpatico. Lo abbiamo incontrato per Voi. Ecco come presenta il suo nuovo libro "Il piano B"

E’ esattamente come ce lo ricordavamo alle Iene. Faccia tosta, sfacciato e spontaneo. Artisticamente più maturo ma sempre alla ricerca di una propria identità. Ha fatto cinema, teatro, televisione e adesso ha scritto anche un libro ma non si sente attore, né artista né tantomeno scrittore.

Angelo Duro si presenta, all’interno della sala Perri di Palazzo Alvaro, con accanto la scrittrice Daniela Scuncia. Di fronte a se, numerosi giovani reggini pronti ad ascoltare le parole della ex iena.

Sul tavolo il libro “Il piano B” (Mondadori) di Angelo Duro, versione scrittore.

“Ciò che faccio deve rappresentarmi in tutto. Sono fiero di me stesso ma non credo di essere né un attore né un comico né uno scrittore. Un atleta ha un ruolo ben definito, un ruolo concreto. Gli attori, i cantanti o i politici invece hanno un ruolo astratto. Noi ‘artisti’ ci attacchiamo queste medaglie per darci un’identità e viviamo di immagini irreali”.

Sempre autocritico, Angelo Duro, condanna gli atteggiamenti della gente che, a suo avviso, vive in modo sbagliato mostrando la parte meno spontanea di se stessi.

“La presentazione di oggi rappresenta uno dei pochi casi in cui avete di fronte il vero autore del libro. Spesso dietro la copertina di molti testi non ci sono le parole del vero autore ma di altre persone. Il piano B, in questo, è un libro molto onesto.

Un moderno Oliver Twist, lo definisce la scrittrice Daniela Scuncia. Cinico e crudele. Angelo Duro guarda i problemi in faccia senza se e senza ma. Un libro che prima spiazza e poi convince.

“Perchè ho scritto il libro? Volevo solo imparare a fare una cosa. Dobbiamo fare uno sforzo per interessarci spontaneamente alle cose. Non voglio convincervi a comprare il libro. Non mi interessa. Non ho bisogno di sponsorizzarlo. Anzi. Non leggetelo”.

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