Pedaggi autostradali più cari dal 1° agosto. Salvini chiede il ritiro della norma

Un emendamento della Lega al Dl Infrastrutture prevede rincari al casello per finanziare i costi extra di ANAS, ma è polemica anche nella maggioranza

Traffico intenso e code nell'autostrada A14 nei pressi di Bologna, 1 Agosto 2015.ANSA/GIORGIO BENVENUTI


I milioni di vacanzieri che sceglieranno l’automobile potrebbero avere un’amara sorpresa al casello autostradale. Un emendamento dei relatori al dl Infrastrutture mira ad aumentare il canone annuo corrisposto ad Anas, prevedendo “un aumento di 1 millesimo di euro a chilometro per le classi di pedaggio A e B e a 1 millesimo di euro a chilometro per le classi di pedaggio 3, 4 e 5″ a partire dal primo agosto. In soldoni, si prevedono aumenti ai pedaggi autostradali per auto, moto e suv in transito ai caselli.

“La proposta si rende necessaria per individuare una copertura strutturale per il fabbisogno incrementale necessario ad ANAS per far fronte a una serie di eventi occorsi negli ultimi periodi (ridefinizione della rete in gestione ANAS, incremento dei costi per l’illuminazione pubblica ecc)” si legge nella relazione illustrativa.

Il fabbisogno di risorse

“Negli ultimi tre anni, infatti, al fine di coprire tale fabbisogno incrementale, sono stati erogati ad Anas contributi compensativi attraverso l’emanazione di specifiche norme ad hoc con le conseguenti difficoltà nel reperimento delle coperture finanziarie necessarie”. Si prevede, altresì, che il canone così integrato sarà incrementato ogni due anni con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze nella misura corrispondente all’indice di inflazione rilevato, precisa la relazione.

Salvini chiede il ritiro dell’emendamento

Sull’aumento dei pedaggi autostradali, contenuto in un emendamento presentato dai relatori al decreto Infrastrutture, all’esame delle commissioni della Camera, nella maggioranza sono emerse voci divergenti. In particolare, viene riferito da fonti di centrodestra, da parte di Fratelli d’Italia che, si sottolinea, con un certo disappunto ha dato il via libera alla presentazione dell’emendamento, voluto dalla Lega. In serata, il ministro delle Infrastrutture e leader della Lega ha chiesto di ritirare l’emendamento che intende adeguare il valore del sovracanone sui pedaggi autostradali.

Dettagli sull’aumento

Fonti MIT, contributo 1 euro per 1000 chilometri:

  • Per la tratta Roma-Firenze, il contributo richiesto sarebbe stato di 26 centesimi di euro complessivi sia per i veicoli leggeri che per quelli pesanti.
  • Per la tratta Milano-Napoli, 76 centesimi di euro.
  • Detto in un altro modo ancora, 1 euro in più per percorrere mille chilometri. L’obiettivo era il finanziamento degli oneri di gestione e manutenzione dei 32.500 km di strade ex provinciali ora statali in gestione ad Anas.

Le associazioni dei consumatori

“Certo cose, come gli investimenti infrastrutturali, vanno finanziati con la fiscalità generale, nel rispetto del criterio della capacità contributiva fissato dall’art. 53 della Costituzione e non alzando a casaccio i pedaggi autostradali,” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

“Si tratta di una vera e propria stangata estiva da 90 milioni di euro, studiata per colpire gli automobilisti nel periodo di maggior utilizzo della rete autostradale,” denuncia il Codacons. “Ma la cosa più grave è che, stando a quanto si apprende dalle notizie emerse oggi, in base all’emendamento proposto i soldi garantiti dall’aumento dei pedaggi non andrebbero né alla manutenzione delle strade, tantomeno alla sicurezza stradale, ma servirebbero per coprire spese extra quali illuminazione e costi di gestione vari.”

“In questo modo – fa notare l’associazione dei consumatori – gli utenti sarebbero doppiamente danneggiati, pagando pedaggi più elevati senza ricevere in cambio alcun miglioramento dei servizi autostradali.”

Fonte: AGI