CAI – Il socio Calopresti compie un’impresa alpinistica

Un complesso e dettagliato lavoro di preparazione tecnica e fisica e studio del percorso


Espedito Domenico Calopresti, socio della nostra Sezione, in cordata con altro alpinista, l’11 agosto scorso, ha raggiunto la difficile cima del Lyskamm Occidentale (4.481 m) ed ha effettuato la traversata in cresta per 5 km fino al Lyskamm Orientale (4.527 m). È la prima volta che un nostro socio riesce ad effettuare la traversata in oggetto.

“Difficili le condizioni della traversata a causa delle condizioni della neve, spesso cedevole e insidiosa, che quel giorno ci ha visto come unica cordata a cimentarsi nell’impresa. L’aspetto più significativo è l’affermazione di una realtà calabrese che già da tempo è presente nel contesto alpinistico. Un complesso e dettagliato lavoro di preparazione tecnica e fisica e studio del percorso soprattutto in considerazione della scelta di non far riferimento a guide locali”. Dopo una prima fase di acclimatamento sul Gran Paradiso dove veniva raggiunto il rifugio Vittorio Emanuele II e si aveva la successiva ascensione alla vetta di 4.061 m (resa non agevole per le non eccellenti condizioni di tempo) ci si è spostati nella località montana di Staffal dove si è percorso il sentiero per il rifugio Quintino Sella al Felik. Dal rifugio si è proseguito per il ghiacciaio del Felik, affiancando la Punta Perazzi, e si è arrivati sotto il pendio finale reso insidioso dalla presenza di crepacci, prima, e da una pendenza in cresta molto accentuata, poi. Raggiunta la vetta occidentale è iniziata la traversata dei Lyskamm, una esperienza di grandi emozioni e paesaggi indescrivibili ma che richiede ottimo allenamento, preparazione tecnica e dimestichezza con le lunghe creste aeree. In rapporto alle condizioni (presenza o no di ghiaccio vivo, roccette scoperte o meno, vento, visibilità, consistenza neve) le difficoltà possono variare sensibilmente. In ogni modo occorre prestare molta attenzioni alle cornici, talora enormi, che caratterizzano buona parte della cresta.

Si è raggiunta la vetta orientale e, scendendo dalla stessa, attraversando nuovamente ponti sospesi sui crepacci, si è superata la capanna Gnifetti e il rifugio Mantova per ridiscendere in giornata a valle.

Calopresti si è già in passato cimentato in imprese alpinistiche sulle vette del Monte Bianco, Monte Rosa, Elbrus (Russia) cimentandosi, con passione, a coltivare la cultura della montagna anche in rappresentanza del mondo alpinistico calabrese. Conclusa la spedizione Calopresti si sta già allenando per la prossima esperienza sempre in compagnia con amici alpinisti calabresi che come lui condividono l’amore ed il rispetto per la montagna.

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