Barriere architettoniche, Bruni (PD): 'Bando Regione discrimina i piccoli comuni'

"Invito l’assessore Emma Staine a riflettere, converrebbe garantire gli stessi strumenti all'intera popolazione regionale" così la Bruni

Lo scrive in una nota Amalia Bruni (Pd), Vicepresidente della Commissione Sanità, Attività sociali, culturali e formative in Consiglio Regionale.

“Come è possibile pubblicare un avviso pubblico per l’eliminazione delle barriere architettoniche nella nostra regione e impedire ai Comuni con meno di 5.000 abitanti di partecipare? In Calabria succede anche questo e il fatto che la pubblicazione del bando sia stata promossa dall’assessore alle politiche sociali, Emma Staine, la dice lunga su cos’altro possiamo aspettarci in termini di programmazione e qualità di interventi socio-assistenziali”.

Spiega la Bruni:

“La Regione Calabria, infatti, mette a disposizione 375 mila euro per contribuire alle spese di progettazione dei Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli spazi e negli edifici pubblici (PEBA). Il bando prevede contributi per almeno il 20% del costo complessivo della progettazione con una spesa a carico della Regione Calabria per un massimo di 8mila euro per i Comuni con popolazione da 5.000 a 10.000 abitanti e massimo 12 mila euro per i Comuni con popolazione da 10.000 a 20.000 abitanti”.

Prosegue Amalia Bruni:

“Si escludono in questo modo le amministrazioni comunali con una popolazione inferiore a 5.000 abitanti, sebbene affrontino le stesse difficoltà, economiche e strutturali, dei Comuni più grandi. È una discriminazione inaccettabile impedirne la partecipazione volta ad assicurare a tutti i cittadini la rimozione degli ostacoli che impediscono l’accesso e lo spostamento sul territorio, e di conseguenza la fruizione di pubblici servizi, in particolare alle persone con limitata capacità motoria”.

Conclude la Bruni:

“Massima solidarietà ai tanti sindaci esclusi che, alla luce delle condizioni previste dall’avviso pubblico, ne chiedono il ritiro in autotutela. Esprimo loro tutta la mia vicinanza e invito l’assessore Emma Staine a riflettere sul fatto che, prima di parlare di comunità attente alle esigenze del sociale, converrebbe garantire in maniera uniforme gli stessi strumenti alla popolazione regionale nella sua interezza”.