Calcio: bentornato Roberto. Cevoli alla guida della Nazionale di San Marino
"Mi piace pensare di provare a restituire a San Marino quanto da San Marino abbia personalmente ricevuto"
15 Dicembre 2023 - 21:38 | comunicato

È il sammarinese Roberto Cevoli, 55 anni il prossimo 29 dicembre, ad assumere la guida tecnica della Nazionale di San Marino. Un curriculum che parla da sé, quello dell’ex difensore del Modena (con cui ha disputato anche due campionati di Serie A), tradotto anche in prestigiosi e brillanti incarichi assunti nel ruolo di allenatore una volta appesi gli scarpini al chiodo. Le più recenti dicono Imolese, Renate e Novara, tutte in Serie C e contesti professionistici, quali le precedenti esperienze a Reggio Calabria o il primo atto alla guida delle Pantere nerazzurre. Lo stesso si può dire di Foligno e Monza, primi club a scommettere sul suo avvenire da tecnico ormai quindici anni fa, per tacere delle panchine all’estero ed in altri contesti altamente competitivi della penisola italiana.
La carriera
Eppure, tutto, se vogliamo, è partito da San Marino. Tre stagioni a partire dal 1986, che hanno di fatto lanciato la carriera del centrale difensivo che per lunghi anni ha vestito granata o amaranto, tra Fano, Reggina, Reggiana e Torino, ma anche riferimento per club di primissimo piano in Emilia-Romagna: tra questi Carpi, Cesena e soprattutto Modena. Coi Canarini, doppio salto dalla Serie C alla Serie A, prima di chiudere la carriera a Crotone.
Le dichiarazioni
Un nome sovente accostato, anche in passato, alla panchina della Nazionale di San Marino – quello di Roberto Cevoli – che ora assume anche i crismi dell’ufficialità: “Spesso sono stato menzionato tra i papabili Commissari Tecnici della Nazionale di San Marino negli ultimi anni e da parte mia questa possibilità non è mai stata scartata a priori, anzi. È un’opportunità che ho colto al volo, tanto nuova quanto stimolante. Mi piace pensare di provare a restituire a San Marino quanto da San Marino abbia personalmente ricevuto, agli arbori della mia carriera.
Conosco piuttosto bene le dinamiche del calcio non professionistico e nelle mie esperienze ho avuto modo di incontrare tanti professionisti in squadre dilettanti, così come è successo il contrario. Affinché la Nazionale possa progredire su un percorso che ha già dimostrato di essere competitivo ed interessante, sarà indispensabile la fiducia reciproca da parte di tutti i protagonisti del sistema calcistico sammarinese. La collaborazione con i club in cui militano i giocatori, ovviamente, risulterà fondamentale e se sarà fruttuoso, ne beneficeranno tutti”.