Calcio - Ludos, arriva Faraone, l'amante del 4-3-3. Subito la capolista Pellaro

“Amante del 4-3-3, Faraone promette impegno e sp

Amante del 4-3-3, Faraone promette impegno e spettacolo. Obiettivo la salvezza e valorizzare i tanti giovani della nostra cantera”.

La Società Ludos Vecchia Miniera è lieta di annunciare di aver affidato la guida tecnica della prima squadra, per la stagione sportiva 2018/2019, al Sig. Antonello Faraone. Il nuovo mister sarà affiancato dal vice allenatore Giuseppe Foti. La conferma ufficiale è arrivata solo ieri sera anche se il nuovo allenatore era già a lavoro da alcune settimane.

Il mister ha un curriculum che parla da solo: la sua carriera in panchina inizia nei settori giovanili lavorando come istruttore dei piccoli calciatori e vincendo con la Maestrelli anche dei campionati nelle categorie giovanissimi e allievi regionali. Nominato Osservatore del Torino calcio per la Calabria, ricopre questo ruolo per tre anni per poi pian piano avvicinarsi alla prima categoria, è Bertuca a volerlo alla Villese. Eufemiese, poi ancora Villese (con la trionfale cavalcata fino alla Promozione e qualche anno dopo una grande salvezza con una squadra composta per lo più da under), fino ad arrivare in eccellenza con il Catona Gallico anche se per soli due mesi per vedute differenti.

Mister Faraone, come nasce l’idea di allenare Ludos?

E’ stato mister Antonio Malavenda, mio allievo e con il quale in questi anni ci siamo sentiti spesso per confrontarci e magari per dare qualche consiglio. Un pomeriggio mi chiama dicendomi che per motivi lavorativi non potrà più seguire la squadra e vorrebbe che fossi io a continuare il percorso intrapreso. La serietà della società e i valori che puntano a trasmettere, ci accomunano, soprattutto la maniera di vedere il calcio come mezzo di aggregazione per i giovani e trasmissione di valori e regole di vita. Un gruppo dirigenziale giovane e con grandi prospettive, una grande umiltà e moralità. Tutto questo ha portato al mio si.

Quale è il suo sistema di gioco preferito?

Non ho un sistema di gioco fisso, preferisco il 4-3-3 ma in base alla rosa a mia disposizione, il modulo che al momento mi da più garanzie visto anche i soli tre allenamenti settimanali è il  4-4-2 che spero diventerà il 4-3-3 che prediligo. Non conoscevo nessuno della rosa devo dire che ho trovato un gruppo di ragazzi che possono fare benissimo nella categoria e molti fuori quota, anche 2001, che se nei prossimi due tre anni lavoreranno in un certo modo saranno appetibili da società di categorie superiori.

Quali comportamenti ha difficoltà a tollerare all´interno di un gruppo che allena?

Non tollero le prime donne, non digerisco la presunzione di fare il calciatore secondo il loro vissuto perché per esempio un centrocampista che è convinto di fare il trequartista dietro le punte in un centrocampo a tre e non sa fare la fase difensiva può andare a giocare in un’altra società.

Con la società avete parlato di obiettivi?

Nell’immediato la società mi ha chiesto una salvezza, ma soprattutto quello di aggregare ragazzi e crescere dei giovani per un progetto triennale che porti ad un ringiovanimento completo della squadra e magari fare un campionato di prima o promozione con tutti under a parte una pedina di esperienza per ogni reparto. Un progetto ambizioso e bello che mi stimola.

In conclusione ringrazio Antonio Malavenda per la fiducia e la stima che ha avuto in me, mi piacerebbe averlo affianco in panchina per lavorarci assieme. Un altro ringraziamento va a chi in questi giorni mi ha seguito molto che è l’avv. Loris Franzò e Giuseppe Buda grande coordinatore, senza dimenticare chi da dietro le quinte  porta i palloni in campo. Sarò affiancato da Giuseppe Foti, un ragazzo in gamba e di grande prospettiva.

faraone ludos

Il direttore dell’area tecnica Malavenda ha detto “Sono contento di come sia finita la trattativa è stata una scelta che ho sviluppato personalmente ed ho fortemente indicato e voluto, è la persona che ci aiuterà in maniera efficace a sviluppare un progetto sportivo basato sulla valorizzazione dei giovani calciatori. Le sue qualità tecniche ma soprattutto umane tracceranno un percorso ai nostri giovani per come va interpretato e vissuto questo splendido sport. Concludo il mio intervento ringraziando una persona dal cuore neroarancio come Tommaso Iatì, che ha permesso in questi mesi che il lavoro tecnico andasse avanti, ponendo le basi per un proficuo proseguimento. Tommaso incarna alla perfezione lo spirito Ludos, dove il bene collettivo viene anteposto all’interesse personale e Tommaso in questo ne è testimonial d’eccezione.

Esordio per il neo mister contro la capolista Pro Pellaro 1919 Soccer Lab. I neroarancio, dopo la prima vittoria stagionale, tenteranno di rendere dura la vita anche alla squadra allenata da mister Paolo Greco e capace, al pari di altre quattro compagini, di guidare la classifica anche se ancora sono passate solo tre giornate con 7 punti, frutto di 2 vittorie e 1 pareggio. Gara da non perdere, che metterà alla prova una Ludos desiderosa di punti salvezza. Dai componenti della rosa al pubblico, le motivazioni non mancheranno in casa miners.

Pasquale Barreca