Campo Calabro: presentato il libro «Aldo Moro e l’intelligence»
24 Agosto 2018 - 09:29 | di Vincenzo Comi

di Domenico Arcudi – Un appuntamento interessante quello tenutosi in data 22 agosto presso la sala consiliare del comune di Campo Calabro, in cui è stato presentato il libro del Direttore del Master in Intelligence dell’Università della Calabria Prof. Mario Caligiuri «Aldo Moro e l’intelligence – il senso dello stato e responsabilità del potere». Relatori dell’incontro oltre allo stesso Caligiuri sono stati il sindaco di Campo Calabro Dott. Rocco Alessandro Repaci e la deputata campese del M5S Federica Dieni, posta a capo del COPASIR.
Tema centrale della discussione è stato, come da titolo del libro, il rapporto tra Aldo Moro e l’Intelligence; ma si è tra l’altro superata la concezione e l’accezione negativa che l’opinione pubblica ha sui servizi segreti: infatti, la deputata Federica Dieni ha spiegato ai presenti che «[…] i servizi segreti, in realtà, servono a tutelare l’interesse pubblico, ossia la democrazia, la sicurezza della nazione e delle imprese nazionali […]» e non sono da confondere con i servizi segreti deviati, che a loro volta agiscono per secondi fini. Questo, per introdurre alla platea il contenuto del libro, che è a detta del prof. Caligiuri un’operazione culturale, in quanto si prefissa l’idea di «[…] fare dell’intelligence una materia di studio oltre che un tributo a Moro, uomo capace di dialogare con l’intelligence oltre che conoscerne l’essenza». Infatti, Aldo Moro è stato uno dei personaggi della prima repubblica, essendo stato agli albori uno dei membri dell’assemblea costituente (a lui si deve la formulazione del primo articolo della costituzione) oltre che ricoprire incarichi governativi: egli infatti fu cinque volte capo di governo, ministro dell’istruzione (egli infatti istituì come materia organica d’insegnamento l’educazione civica), ministro degli affari esteri e della giustizia. Moro è stato, inoltre, fautore del compromesso storico, il quale rappresentò un’apertura della DC con il Partito Comunista Italiano, visto favorevolmente dalla CIA, poiché l’apertura all’est poteva favorire il mercato internazionale.
A posteriori, durante l’appuntamento si è discusso (seppur deviando di poco il tema centrale) del rapimento di Moro e sulle credenze legate ad esso: infatti, su citazione di Caligiuri, nel 2017 è stato il democristiano Ciriaco De Mita durante un convegno a Rende ad asserire che è inutile continuare a fomentare complotti, in quanto i responsabili del rapimento e omicidio moro sono rei confessi.
