Carola Rackete come Mimmo Lucano. L'ex sindaco di Riace: "Accusata di reati d'umanità"

“Mi sento umanamente vicino alla comandante della Sea Watch. Come lei, io ho cercato di far prevalere la sensibilità umana". Le parole di Lucano su Carola Rackete

Ristobottega

“É una storia simile a quella di Carola. Per me è stata una missione quotidiana quella di stare vicino a queste persone”.

L’ex sindaco di Riace, Mimmo Lucano, torna a far parlare di sè attraverso una vicenda che, ancora una volta, ha diviso gli italiani. Solamente qualche giorno fa, il Mediterraneo è stato il palcoscenico di (un altro) clamoroso sbarco di migranti. Nell’occhio del ciclone, questa volta, non sono i rifugiati ma Carola Rackete.


I pareri sulla vicenda sono, senz’ombra di dubbio, discordanti. Mimmo Lucano, invece, manifesta a La 7 il suo pieno appoggio al comandante della Sea Watch.

“Mi sento umanamente vicino alla comandante della Sea Watch. Come lei, io ho cercato di far prevalere la sensibilità umana e per me è diventata una mission quotidiana stare vicino alle persone che sono arrivate. Abbiamo costruito una piccola comunità globale. ”

Sono queste le parole dell’uomo simbolo del modello accoglienza che, negli ultimi anni, aveva fatto il giro d’Italia, durante il collegamento con la trasmissione televisiva “In Onda”. Nel corso dell’intervista trova spazio anche il caso ‘Salvini‘ al sud. A seguito delle elezioni europee ci si è spesso domandati perchè, proprio Riace, abbia scelto di dare i suoi voti alla Lega.

Lucano non nasconde la sua amarezza e afferma:

“A Riace c’è ancora chi crede nell’unione fra le etnie. Aver condotto un piccolo centro del sud, quasi spopolato, ad ampliare le sue vedute e a creare una comunità basata sull’inclusione, non può essere una sconfitta”.