Covid a Reggio, Falcomatà: 'Ci siamo salvati una volta, possiamo farlo ancora'

Il sindaco fa il punto sulla situazione contagi ed invita i cittadini alla prudenza: "Reggio non può permettersi un altro lockdown"

Il sindaco Giuseppe Falcomatà torna a parlare alla città per aggiornare i reggini sulla situazione Covid all’interno del Comune e di tutta l’area metropolitana.

I contagi nell’area metropolitana

“Voglio fornirvi alcuni dati sulla diffusione del coronavirus nella nostra città metropolitana. I dati che mi sono stati forniti dall’ASP sono aggiornati alle ore 8:30 di stamattina e contano nel solo comune di Reggio Calabria 294 casi di persone affette da coronavirus.

Per quanto riguarda, invece, tutta l’area metropolitana i soggetti positivi sono complessivamente 708, ovviamente suddivisi nei vari Comuni che fanno parte della città. I contagi, però, sono cresciuti anche nella mattinata di oggi aumentando di circa 30 unità, sempre all’interno dell’area metropolitana. Dovremmo essere quindi ad un totale di 738 casi circa”.

Falcomatà, nel suo breve ma intenso discorso ai cittadini, ha affermato:

“Sono numeri impietosi e preoccupanti, straordinariamente superiori rispetto al numero dei contagi registrati a Reggio Calabria durante la fase 1. Questo significa che il virus è presente nella nostra vita e si sta diffondendo molto rapidamente, soprattutto nella fascia di età più giovane, soprattutto fra i 18 e i 30 anni”.

Reggio a rischio chiusura

“Le prossime ore saranno decisive. Dobbiamo valutare la necessità di disporre misure più restrittive, e bisogna farlo con molta attenzione perché i nostri ospedali sono già quasi al collasso. I posti di ricovero per covid-19 sono praticamente terminati e allo stesso tempo anche quelli per i ricoveri in terapia intensiva.

Capite bene che il virus non può più arrivare nei nostri ospedali, non può ingolfare l’attività straordinaria delle nostre strutture che, oggi, non sono preparate ad un aumento dei casi. Nella fase 1, la nostra salvezza è stata proprio quella insieme al pieno rispetto delle regole, con comportamenti rigorosi da parte di ognuno di voi e di ognuno di noi”.

L’appello di Falcomatà ai reggini

“È tempo di tornare nuovamente a volersi bene e a voler bene alle persone che stanno intorno a noi. Sappiamo già come si fa e proprio perché lo sappiamo non possiamo pensare di essere immuni dalla diffusione del virus. Ci siamo tra virgolette salvati una volta, lo possiamo fare nuovamente soltanto se ognuno di noi assume su di sé la responsabilità di se stesso e degli altri.

Non è banale dirlo, ma la mascherina salva le vite degli altri, oltre che la nostra. La dobbiamo indossare sempre. Non è banale dire che il distanziamento personale va rispettato rigorosamente, anche se siamo all’aperto, perché soltanto così potremmo evitare un nuovo lockdown”.

Un’altra chiusura sarebbe deleteria per la nostra città

Falcomatà, ricordando i sacrifici dei reggini, conclude:

“Faticosamente quest’estate i nostri commercianti ed i nostri imprenditori hanno piano piano ripreso le loro attività e noi piano piano e lentamente ci siamo riappropriati di una quotidianità che sembrava smarrita. Vorrei evitare di dover passare un Natale lontano dalla famiglia, credo che questo sia l’auspicio di tutti. Dobbiamo assolutamente evitare che col peggiorare della situazione e con l’aumento dei casi ci si ritrovi a dover sopportare un altro lockdown, non ce lo possiamo permettere. Non ce lo possiamo permettere sotto il profilo della nostra salute, non ce lo possiamo mettere sotto il profilo del lavoro sotto il profilo dell’economia. Questa città non ha assolutamente bisogno di affrontare e non ne ha la possibilità.

Però la situazione è questa: 294 contagi nella nostra città. Contagi che non si sono contati neanche nella fase 1,  neanche in quella fase così delicata da non riuscire neanche a affrontarla con una procedura definita da un punto di vista sanitario.

A partire da stasera saranno intensificati i controlli di concerto con la prefettura con la Questura con le forze dell’ordine e con le forze di polizia. Ma sapete bene che nessuno è il miglior controllore di se stesso, nessuno meglio di noi sa quanto con i propri comportamenti può salvare la propria vita e quella degli altri”.