Rinasce il Chievo, Pellissier compra il marchio. Le cifre
Base d'asta euro 100 mila, ma la concorrenza dell'ex presidente Campedelli ha fatto alzare il prezzo
10 Maggio 2024 - 20:53 | redazione

“Chievo is back“. Sergio Pellissier lo ha annunciato con questa frase e una foto dello storico stemma del club. A tre anni dalla sua scomparsa, il Chievo tornerà a giocare in un campionato nazionale, che al momento sarebbe la Serie D. È stata una “favola” del nostro calcio, capace di scalare le più basse categorie regionali per diventare una squadra di culto della Serie A degli anni Duemila, poi finita male. Con l’esclusione dal professionismo del 2021 e il fallimento che si è concretizzato nel giugno del 2022. Oggi, venerdì 10 maggio, Sergio Pellissier (che con quella maglia ha segnato 139 reti in 517 presenze) ha vinto l’asta per rilevare tutti i marchi relativi al Chievo Verona e può farlo rinascere. Tre estati fa era ripartito dalla Terza Categoria con una nuova società, la Clivense, arrivata in D dopo aver acquisito il titolo di Eccellenza e vinto il campionato. Adesso potrà fonderla con l’eredità del Chievo, ma ogni passaggio, dalla denominazione ai nuovi colori, sarà deciso insieme ai soci. Già riappropriarsene non è stato affatto semplice, tutt’altro, ha dovuto vincere l’asta con il suo ex presidente Luca Campedelli.
Al terzo giro, con base d’asta 100 mila euro, Pellissier è sceso in campo. Per settimane è stato l’unico offerente finché poco prima dello scadere del termine (il 10 maggio alle 12) i dirigenti del Vigasio (Verona) hanno deciso di partecipare. Non si tratta di un club qualunque: è da poco stato promosso in Serie D e il suo presidente onorario è proprio Luca Campedelli, ex numero uno del Chievo. Gli uomini del Vigasio e Pellissier si sono trovati faccia a faccia intorno alle 15 nello studio del curatore fallimentare, che a quell’ora ha aperto le buste. Alla fine di un’asta serrata, per 330 mila euro, l’eredità del Chievo è tornata nelle mani del suo giocatore più iconico, oggi presidente, che ha esultato come nei suoi gol più importanti”.
fonte: gazzetta.it
