Circoscrizioni, Brunetti a Cannizzaro: ‘Ennesimo spot. Ci informa di aver scoperto l’acqua calda’
"Ripristino delle circoscrizioni nel programma dell'amministrazione. Si metta da parte la demagogia, si eviti di intortare i cittadini con promesse da campagna elettorale", punge Brunetti
18 Settembre 2025 - 17:13 | Comunicato Stampa

«Mancano le risorse e, quelle elencate dal propinatore di emendamenti, Francesco Cannizzaro, non bastano neanche a coprire il primo anno di esercizio delle Circoscrizioni».
Lo afferma il vicesindaco Paolo Brunetti, ricordando come «la Commissione consiliare competente, ormai da tempo, stia svolgendo un ruolo importante in merito alla riperimetrazione dei vecchi municipi e all’ampliamento delle loro funzioni, ridisegnate su un modello di partecipazione attiva e di governo condiviso. La nostra intenzione – afferma – è quella di riportare in vita le Circoscrizioni, in linea con il nostro programma di mandato che sarà ultimato prima della scadenza elettorale».
Le critiche a Cannizzaro e la strumentalizzazione elettorale
«L’ennesimo spot di Cannizzaro – afferma – nulla toglie e, soprattutto, nulla aggiunge al lavoro portato avanti da Palazzo San Giorgio. Niente di nuovo, insomma. Le sue dichiarazioni sono la scoperta dell’acqua calda, se non la banale strumentalizzazione elettorale di un tema particolarmente sentito dai cittadini».
L’impraticabilità delle dichiarazioni elettorali
«Ognuno di noi – aggiunge Brunetti – è chiaramente favorevole al recupero di un punto di riferimento concreto sui territori e, per questo, sta lavorando intensamente perché ciò avvenga. Tuttavia, considero imprudente lasciarsi andare a dichiarazioni inopinate come quelle pronunciate dal deputato azzurro in una conferenza stampa di partito».
I costi delle Circoscrizioni e l’approccio di Cannizzaro
«Riattivare le Circoscrizioni – spiega Brunetti – ha un costo in termini di strutture, sedi, funzioni, gettoni di presenza e indennità. Tutte spese che ricadrebbero solo ed esclusivamente sul bilancio del Comune. Cannizzaro, invece, agita una mancetta spacciandola per chissà quale contributo e solo per fini propagandistici d’interesse partitico e di campagna elettorale».
Una proposta più utile per il futuro delle Circoscrizioni
«Sarebbe stato molto più utile – prosegue il vicesindaco – se oltre a fare il solito “emendamento manifesto”, Cannizzaro avesse anche chiesto una revisione complessiva della norma approvata dal Governo Berlusconi nel 2010 e che, di fatto, ha cancellato le Circoscrizioni per i Comuni al di sotto dei 250.000 abitanti. Insomma, mentre i reggini saranno costretti a pagare di tasca propria i Municipi di quartiere, i centri medio-grandi continueranno ad ottenere le relative coperture dallo Stato».
«Ed allora – conclude il vicesindaco – si metta da parte la demagogia, si eviti di intortare i cittadini con promesse da campagna elettorale e si lavori, come sta facendo il Comune, ad un processo di riordino amministrativo che non può prevedere sbavature affinché non siano i cittadini a doversi, poi, caricare sulle spalle l’entusiasmo di chi, oggi, ci informa d’avere scoperto l’acqua calda».