Coronavirus e sicurezza – Il colonnello Battaglia: ‘Fase 1? Un successo dei reggini. Per la fase 2…’
Il colonnello Battaglia, comandante dei Carabinieri di Reggio analizza ai nostri microfoni il momento attuale
01 Maggio 2020 - 09:06 | Redazione

“La sinergia tra istituzioni funziona come non mai. Tutti i controlli sono coordinati dalla Prefettura dove l’unità di crisi coordina le forze di polizia e le autorità sanitarie. E la nostra prima soddisfazione è il basso numero di contagi e decessi”.
Il Colonnello Giuseppe Battaglia, Comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri, ai microfoni di CityNow, lo sottolinea in più passaggi. Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, Polizia locale e Capitaneria di porto hanno rafforzato un rapporto di collaborazione che a queste latitudini, ha rimarcato Battaglia, non è mai mancata.
I Carabinieri da parte loro, sono impegnati su due fronti, quello covid, e quindi nel far rispettare le misure di contenimento disposte dai vari Decreti emessi dal Presidente del Consiglio, e quello quotidiano di presidio e controllo della vita cittadina. Ma prima di tutto, l’Arma ha pensato alla sicurezza del Comandi e delle stazioni sparse sul territorio. Una “priorità” al fine di evitare un contagio interno che non avrebbe facilitato le operazioni di controllo.
“Ci siamo protetti noi stessi, facendoci trovare pronti al bisogno. Abbiamo modificato completamente i nostri comportamenti. Modifiche organizzative che dureranno ancora per molto tempo. Abbiamo dovuto limitare al massimo l’interazione col pubblico, e mi piace sottolineare che ora c’è un ufficio speciale ad hoc che riceve il pubblico nel rispetto delle misure di distanziamento e protezione personale”.
D’altra parte il lavoro dell’Arma è raddoppiato a partire da febbraio, sia nelle attività operative che in quelle più strettamente legate all’emergenza sanitaria in atto.
“Fase 1? I reggini si sono comportati bene. È stato un grande successo per la nostra provincia. Ovviamente episodi di violazione delle norme se ne sono verificati, e sono stati prontamente sanzionati. I reggini hanno sicuramente dimostrato molto senso civico”.
Il 4 maggio, avverte il Battaglia,
“La fase due non sarà certamente un liberi tutti. Al momento, letto il Dpcm, dobbiamo aspettare che varie autorità definiscano nei dettagli le varie tipologie di attività permesse. Nei prossimi giorni le linee guida elaborate dal Ministero dell’Interno saranno diffuse per chiarire questi aspetti”.
Proprio per questo, a diverse delle domande rivoltegli dagli utenti, il Colonnello non ha potuto rispondere compiutamente. Ad altre come quelle relative al comportamento in automobile Battaglia ha risposto col buonsenso:
“Difficile separare il nucleo familiare in auto, visto che stanno insieme nella propria abitazione. Norme vanno applicate con buonsenso, degli operatori e da parte degli utenti. La finalità rimane il distanziamento sociale”.
Certo non si è allentata la morsa sulla criminalità organizzata. Il Comandante cita gli arresti a Reggio e a Rosarno sottolineando che l’operazione più eclatante e sicuramente quella del 13 marzo, con l’arresto di importanti esponenti legati alla cosca Cordì di Locri che già a settembre era stata colpita con l’operazione “Riscatto” che ha svelato un sistema di estorsioni al cimitero di Locri, che danneggiò alcuni imprenditori della cittadina jonica.
Ma non ci sono solo gli arresti. Perché i Carabinieri sono intervenuti in almeno due operazioni di salvataggio, ma anche, sostituendosi ad altre istituzioni o enti, collaborando per rendere meno faticosa la quarantena a diversi nuclei familiari. Opere che fanno della Benemerita uno dei corpi più amati dai cittadini. Il Comandate Battaglia ha quindi ricordato il salvataggio a San Giorgio Morgeto di un bambino che stava male e che è stato rianimato proprio da due carabinieri, o il suicidio sventato di un uomo a Bova.
“Cerchiamo di continuare ad essere una solida ancora di salvezza per i cittadini”, dice il Comandante, riferendosi anche alla convenzione con Poste italiane per evitare assembramenti e lunghe code per il ritiro delle pensioni.
“Ho girato molti paesi dell’Aspromonte. Gli unici ad agevolarli siamo noi” ha aggiunto, ricordando poi i dispositivi per gli studenti messi a disposizione dagli istituti scolastici e consegnati proprio dai militari dell’Arma: “Non solo in città ma anche a Gioia Tauro o Melito”. Senza dimenticare la consegna delle uova pasquali a diversi bambini meno abbienti.
