Comune di Reggio, maggioranza spaccata sul Pef: timori di eventuali irregolarità?

La patata bollente viene rinviata di circa 24 ore quando il Pef dovrà passare al varco del consiglio comunale

La clessidra sembra essere sempre più nemica dell’amministrazione comunale di Reggio Calabria. Durante la seduta odierna è stato approvato in Commissione Bilancio il Pef (‘Piano Economico e Finanziario’) per il quadriennio 2022-2025 e relativo al servizio di gestione dei rifiuti urbani.

Nel corso della seduta, ascoltati i dirigenti Domenico Richichi e il d.g. Barreca.

“Dettate nuove indicazioni per il piano economico finanziario, soltanto nel 2017 vera attuazione con un primo modello di calcolo molto tecnico e schematico, oggi siamo ad un nuovo modello. Il pef 2022 2025 ha una previsione dinamica dei costi, all’interno di questo quadriennio in virtù di possibili nuovi costi si può intervenire. Il costo è di 42 milioni del primo anno del pef, poi si arriva a 43 2023, e crescita progressiva fino al 2025”, le parole di Richichi.

Il consigliere di opposizione Nino Minicuci ha posto alcune osservazioni, evidenziando il notevole ritardo degli uffici, considerazioni in gran parte condivise dal capogruppo del Pd, Peppe Sera. “Le responsabilità sulle tariffe però sono della Regione Calabria”, ha specificato Sera.

Il consigliere Massimo Ripepi ha posto l’accento sulla possibilità che le tariffe della Tari aumentino nei prossimi anni, chiedendo lumi al D.G. Barreca. “L’amministrazione comunale deve essere più incisiva nel rintracciare gli evasori e aumentare la riscossione, altrimenti esiste il rischio che aumenti la tassa”, la risposta di Barreca, ‘secondo me aumenteranno di sicuro’, la controreplica di Ripepi.

Si arriva così al momento della votazione, con il numero legale raggiunto per un pelo. Oltre agli assenti infatti (i consiglieri Quartuccio e Lavinia Marino tra questi) sorprende la ‘fuga’ del presidente della Commissione Bilancio Mario Cardia e del vice presidente, Antonio Ruvolo. Quali le motivazioni alla base dell’uscita dell’aula nel momento decisivo? Secondo alcuni esponenti dell’opposizione, è da rintracciarsi certamente nella volontà di non votare un Pef che potrebbe contenere irregolarità al suo interno.

“Abbiamo avuto soltanto poche ore per verificare tutto. La seduta è stata convocata in modo irregolare”, evidenziano Ripepi e Mininuci dichiarando il voto contrario. Maggioranza (almeno per il momento) salva, la patata bollente viene rinviata di circa 24 ore quando il Pef dovrà passare al varco del consiglio comunale.

Seduta