Consorzi di bonifica, Gratteri lapidario: 'Non li ho mai visti fare nulla'

"Stessa cosa vale per i Gal, non ho ancora capito cosa fanno per i territori ed a cosa servono". Le parole del procuratore calabrese

“Ho sempre conosciuto in Calabria i Consorzi di bonifica, in particolare quelli della Jonica reggina, come enti che non hanno mai fatto nulla o quasi nulla. Noi proprietari di appezzamenti di terreno paghiamo i Consorzi di bonifica ma non abbiamo mai visto la presenza fisica dei rappresentanti dei Consorzi di bonifica dire “controlliamo questo scolo”, “controlliamo questo torrente”, “vediamo se bisogna consolidare questo territorio con un progetto”. Nulla, il nulla di nulla. Non vorrei che si continuasse con questa non presa di posizione o di non responsabilità, bisogna dimostrare di esistere e giustificare lo stipendio ogni giorno”.

Lo ha detto, secondo quanto riportato da Il Corriere della Calabria, il procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, intervenendo all’inaugurazione di un innovativo sistema di controllo della distribuzione idrica da parte del Consorzio di bonifica Ionio Catanzarese.

Un tema “caldo” quello toccato dal procuratore, che si trova, proprio in questi giorni, al centro del dibattito regionale, vista la riforma portata avanti dal Governo Occhiuto. Gratteri, comunque, sembra avere le idee piuttosto chiare:

“Sono soldi pubblici, sono soldi della collettività, sono soldi della gente che paga le tasse e vuole vedere i risultati. È la stessa cosa dei Gal: io ancora non ho capito a cosa servono i Gal, cosa fanno in concreto per i territori. Di queste cose bisogna incominciare a discutere – ha aggiunto – perché poi non voglio sentire lamentele dietro le quinte e al bar, non sono discorsi bar dello sport, sono discorsi da affrontare in modo serio. Penso che a un certo punto i Consorzi di bonifica e i Gal devono dare conto, devono dare conto a qualcuno, perché se no facciamo lo stesso discorso dei forestali: i forestali mi devono spiegare concretamente se hanno pulito mai un fiume o un bosco e cosa fanno nella giornata. La gente ha bisogno di sapere questo, perché io non voglio che questi enti o parte di questi enti siano ammortizzatori sociali, dobbiamo finirla con questa storia dell’assistenzialismo, bisogna prendere posizione”.

Fonte: Il Corriere della Calabria