Corazza, il gemellaggio e i pronostici: le 5 verità che ci lascia Bari-Reggina

La sfida del San Nicola elegge la Reggina quale favorita per il salto in B? Può essere: il match in terra pugliese in 5 punti

Un punto, con rimpianti. Esce così dal San Nicola di Bari la Reggina di Mimmo Toscano, recriminando per un gol subito da un dubbio calcio d’angolo che consente ai galletti di rimontare la marcatura di Simone Corazza, arrivata in apertura di match. Analizzando, a freddo, il big match che ha chiuso il quarto turno del girone C di Serie C emergono 5 principali verità.

Certezza Corazza

3 centri in campionato più uno ad Empoli in Coppa Italia, per una media di una rete ogni 86 minuti. Sono i numeri, monstre, di Simone Corazza. Arrivato in sordina, quasi per caso, nell’attesa che si concretizzasse la reale risposta della Reggina al colpo Antenucci proprio firmato dal Bari. E, divenuto, nell’attesa che German Denis smaltisca tutte le noie fisiche, improvvisamente imprescindibile. Senso del gol da matti, voglia di lasciare il posto all’argentino, crediamo, poca.

Bisogno del Tanque

Se, però, è assolutamente da sottolineare il lavoro fatto fin qui dall’ex Piacenza, analizzando la partita di ieri è inevitabile non considerare di come, soprattutto nel secondo tempo, sia mancato qualcuno che riuscisse a tenere il pallone, a giocare di sponda e a prender falli che consentissero alla Reggina di allentare la pressione. Tre caratteristiche in cui eccelle quel German Denis costretto ai box da un noioso problema muscolare, il cui recupero, specie in vista delle sfide con Ternana e Catania, appare maledettamente necessario.

Muro

Si scrive Bertoncini, si legge invalicabile. Prova maiuscola, l’ennesima, per il difensore mascherato che limita Antenucci, di certo non l’ultimo arrivato, concedendo, anche grazie al lavoro di Loiacono e Rossi, il nulla al Bari. Che sì, segna, ma su calcio piazzato: terzo gol subito in campionato, terzo gol subito da calcio piazzato (contro Cavese e Virtus Francavilla furono due rigori a gonfiare la rete di Guarna). Dopo 360 minuti, i ragazzi di Toscano non hanno ancora preso gol su palla attiva.

Chiarimento

Se l’arrivo di Denis e le goleade a Cavese e Bisceglie non erano bastate, la sfida del San Nicola ha ufficialmente innalzato la Reggina a fianco del Bari nell’ideale griglia delle favorite al salto in B. I giudizi degli addetti ai lavori di inizio e metà agosto, che etichettavano gli amaranto fra le outsider, addirittura dietro Teramo e Potenza, sono stati spazzati via. La sensazione, in realtà, è che la banda Toscano non sia solamente fra le prime tre, ma possa essere etichettata addirittura come favorita per la volata alla cadetteria. Anche davanti al Bari. Scongiuri permettendo.

Gemellaggio sopra tutto

Al netto dell’agonismo, della voglia di vincere, della sete di gloria, a trionfare davvero al San Nicola, lunedì sera, sono state le due tifoserie. Coreografia di urlo della Nord barese, risposta reggina in uno striscione che cementa quello che è uno dei gemellaggi più forti e longevi d’Italia. Applausi a scena aperta. Sperando, anche a giugno, di festeggiare insieme.

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