Creatività ed etica Made in Italy: al liceo Volta la presentazione di Crafters 2.0

di Federica Campolo- "Made in Italy" è la parola

di Federica Campolo- “Made in Italy” è la parola d’ordine del progetto Crafters 2.0, presentato lunedì 30 ottobre presso l’Aula Magna del Liceo Scientifico “Alessandro Volta“, finalizzato alla valorizzazione della creatività italiana espressa in tutte le sue forme.

La sfida, etica ed economica, lanciata dall’attività e dall’impegno indefesso di personalità appartenenti al mondo della cultura, della moda, della comunicazione e marketing come Giuseppe Livoti, Mariella Milani, Eliana Trentalancia, mira a promuovere l’artigianato italiano mediante la costruzione di reti sinergiche tra istituzioni e aziende del territorio: Crafters 2.0 è un portale che vuole costruire una visibilità web e digital attorno ai talenti, l’artigianalità, la creatività a trecentosessanta gradi, interamente Made in Italy.

«Un progetto incentrato sulla qualità e sull’artigianato non poteva non interessare la scuola– ha dichiarato la professoressa Anna Borrello, docente del Liceo “A. Volta”-. La “qualità” deve rappresentare un valore che sia non solo un punto di partenza ma anche un punto d’arrivo».

Moderatore dell’incontro il prof. Giuseppe Livoti, presidente dell’Associazione Culturale “Le Muse”, da sempre a sostegno delle iniziative che promuovono, a vari livelli, l’attività artistica e la manodopera presenti sul territorio.

«Non basta essere creativi e realizzare un buon prodotto– dichiara Mariella Milani volto noto della Rai, giornalista professionista di moda e costume e Presidente Crafters 2.0 è necessario che questo prodotto susciti “desiderio”. Bisogna quindi creare uno “Story Telling” attorno a quello che si vende».

Il focus di una mente creativa deve infatti elaborare una buona strategia di vendita che tenga conto non solo delle esigenze del mercato ma anche dei nuovi strumenti di comunicazione e marketing. « Credo che il “petrolio italiano” sia proprio la tradizione del bello. La cosa più importante per rilanciare l’artigianato Made in Italy, è ripartire dal “bello e ben fatto”, sposando la tradizione alla tecnologia».

Interessanti prospettive sono state offerte dall’intervento della dottoressa Eliana Trentalancia, consulente specializzata nell’elaborazione e gestione di strategie e progetti di comunicazione nonché Responsabile Comunicazione Crafters 2.0, che ha tratteggiato i principali effetti della rivoluzione digitale nel mondo della comunicazione e del marketing. «Sembra quasi che la nostra vita reale abbia assunto la dimensione di un breve intervallo che scandisce il tempo dedicato ai Social» dichiara con amarezza e disappunto la Trentalancia.

L’avvento della rivoluzione 2.0 ha ridefinito i confini della comunicazione, manifestando evidenti sviluppi nell’ambito del mercato locale che negli ultimi anni ha assunto, sempre più rapidamente, una dimensione globale. «Siamo di fronte ad un grande cambiamento- conclude la dottoressa Trentalancia- una rivoluzione spietata che procede ad una velocità esponenziale».

È dunque fondamentale che le giovani menti italiane, ancora poco conosciute nel panorama nazionale e internazionale, imparino a dialogare con il mondo del web, sviluppando sinergie e partnership tra imprese associate e promuovendo strategie che valorizzino la manodopera e l’originalità di ciascuno.

A conclusione degli interventi hanno preso la parola i “creativi” Rossella Marra (artigiana della ceramica), Antonella Laganà (docente di tessitura), Pierfilippo Bucca (Graphic Designer) ed Emanuela Lugarà(Digital Artist); presenti anche Marco e Davide Bellocco, Rosanna Zolfo e Enrica Benedetta Vadalà, giovani eccellenze emergenti del mondo della moda Made in Italy che guardano al Crafters 2.0 come l’occasione per fare del “bello e del ben fatto” lo strumento attraverso cui rilanciare l’orgoglio della moda italiana nel mondo.