Credetemi è accaduto: la poetessa Teresa Carmine Romeo “Non amo chiamarli personaggi”


di Anna Biasi – Un viaggio nei sentimenti. Una riscoperta familiare con un richiamo alle radici. È quello che rimane di un semplice incontro in un genuino bar “Le Delizie” di Bova Marina. Il racconto di persone e non personaggi, come afferma la stessa poetessa Carmine Teresa Romeo, ci costringe ad osservare i piccoli gesti, a godersi la vita fino in fondo al pieno delle potenzialità che la vita stessa può offrire.

Credetemi è accaduto è l’ultima fatica della scrittrice che “ama e coltiva la poesia che sgorga naturale come una sorgente di montagna, benché sappia che i libri di poesia nelle librerie stanno quasi sempre nell’angolo dell’invenduto” afferma Clara Attanasio, laureata in Lettere Classiche, nipote di Micu u Ballanti (suo nonno) e Cementina (sua zia), protagonisti della storia, autrice della prefazione.

Carmine, come desidera esser chiamata, è un’artista a tutto tondo perché si diletta anche nella pittura, realizzando su tela la stessa copertina del suo libro. È concentrata sull’area Grecanica e studia Lettere Moderne, è amante dell’arte e i suoi versi traggono ispirazione della vita quotidiana, dai sentimenti, nel solco antico del ricco patrimonio emozionale e valoriale della sua famiglia.

Ad accompagnare la presentazione del volume è stata la giornalista Rosalia Francesca Salvatore che ha introdotto la visione del cortometraggio, concretizzato magnificamente nell’affascinante borgo di Palizzi.

Girare il cortometraggio non è stato per nulla facile, un’emozione iniziata il 25 luglio, quando nel paese vi è la festa di Sant’Anna, nelle tipiche viuzze di Palizzi in cui alcuni personaggi del libro ed anche di molti “attori” del cortometraggio hanno vissuto.

Il corto ha un significato più forte del libro perché ha lo scopo di portare il lettore oltre le pagine, emoziona con le scene e con le musiche, così come la voce fuori campo, scelte da Renato Nicolò, giovane cantante lirico, cantautore e musical performer.

Il testo del docufilm è stato scritto interamente dalla Romeo e realizzato con professionalità e pazienza dalla troupe del regista Gabriele Tringali e la direttrice di fotografia Simona Coman.

Ruolo fondamentale è spettato anche alle comparse come Filippo Stilo, Leone Larizza, Maria Giovanna Stilo, Bruno Murdaca ed Emanuele Maisano, guida nei luoghi del comune di Palizzi.

“Ringrazio Filippo Stilo, mio cugino – afferma Teresa Carmine Romeo – ricercatore e conservatore della nostra tradizione, maestro di ogni strumento della musica tradizionale calabrese. La stima professionale va aldilà della nostra stretta parentela. Nel metraggio interpreta Don Micuzzu u Ballanti, padre di Donna Clementina che di noi fu bisnonna. Don Micuzzo è la persona del libro di cui ne sono innamorata per la sua simpatia e particolarità caratteriale. Filippo ha quasi tutte le caratteristiche musicali di Don Micuzzo….è musicalmente il suo erede”.

Non resta che leggere il libro e vedere il cortometraggio (https://www.youtube.com/watch?v=Op_t91xOmkQ&app=desktop) perché credeteci….è effettivamente accaduto tutto!

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