Mosorrofa senz’acqua, la denuncia: “Emergenza continua, servono risposte chiare”
"Effetti diretti sulla qualità della vita e sull’igiene pubblica. La comunità di Mosorrofa merita risposte immediate e interventi concreti per garantire almeno un servizio idrico affidabile"
01 Settembre 2025 - 17:16 | Comunicato Stampa

La comunità di Mosorrofa continua a vivere una crisi idrica che, da anni, condiziona la vita quotidiana dei residenti e che negli ultimi mesi si è aggravata fino a diventare insostenibile. Disservizi improvvisi, turnazioni giudicate inique e mancanza di chiarezza sulla gestione dell’acqua hanno trasformato l’estate in un periodo di grande difficoltà per famiglie, attività commerciali e servizi essenziali.
La denuncia arriva da Demetrio Giordano, cittadino di Mosorrofa e segretario comunale del Partito Repubblicano Italiano, che in una lettera alla stampa chiede «trasparenza, responsabilità e interventi concreti» da parte delle istituzioni.
Disservizi a catena: giugno, luglio e agosto senz’acqua
Il primo blocco totale si è registrato tra il 20 e il 25 giugno, quando le abitazioni sono rimaste senz’acqua per diversi giorni. Una situazione che si è ripetuta dal 22 al 24 luglio, con ulteriori 72 ore di stop e ripercussioni dirette su igiene, sanità e ordine pubblico.
Nel frattempo, il 9 luglio, So.Ri.Cal. ha comunicato la nuova turnazione: a Mosorrofa i rubinetti vengono chiusi dalle 15, mentre in altri quartieri di Reggio il servizio resta attivo fino alle 20. Una disparità che, secondo i cittadini, ha complicato ancora di più la gestione della vita quotidiana.
Dal 28 agosto, in piena stagione turistica, si è verificata un’altra interruzione totale, costringendo alcune attività a ridurre gli orari o a chiudere temporaneamente, con conseguenze economiche pesanti.
Fontane pubbliche inutilizzabili
Per far fronte all’emergenza era stato previsto un aumento della portata in entrata dell’acquedotto, utilizzando parte dell’acqua proveniente dalle fontane pubbliche. Tuttavia, con l’ordinanza sindacale n. 71 del 7 agosto, è stata dichiarata la non potabilità delle stesse, privando i residenti di quella che era l’unica fonte alternativa di approvvigionamento.
«Questa scelta – denuncia Giordano – ha amplificato l’insicurezza e costretto molte famiglie a correre ai ripari, senza alcuna garanzia di accesso all’acqua potabile».
Le richieste alla politica
Nella lettera, Giordano chiede una comunicazione chiara sulle cause della crisi, piani di intervento realistici e tempi certi per il ritorno alla normalità. «È indispensabile – scrive – ripristinare le fontane pubbliche o individuare soluzioni affidabili che assicurino l’accesso all’acqua potabile, soprattutto per gli anziani e le famiglie più fragili».
L’appello finale
«Questa situazione – conclude Giordano – non è solo un problema tecnico. Ha effetti diretti sulla qualità della vita, sull’igiene pubblica e sull’economia locale. La comunità di Mosorrofa merita risposte immediate e interventi concreti per garantire almeno un servizio idrico affidabile».