Coach Cugliandro: ‘Reggio Bic, troppi errori al tiro. Ora testa a Bergamo’

“Sembra una maledizione. Ogni anno cominciamo con una gara difficile"

Bic Reggio Cugliandro time out

Esordio amaro per la Reggio Bic nel campionato di Serie A di basket in carrozzina. La squadra allenata da Antonio Cugliandro è uscita sconfitta nella prima giornata contro Macerata, confermando una tradizione negativa che ormai accompagna da anni la formazione reggina: quella delle “prime di campionato” sempre in salita.

Sembra una maledizione – commenta il coach Cugliandro –. Ogni anno cominciamo con una gara difficile. In passato toccava sempre a Cantù, quest’anno invece abbiamo affrontato un’altra nostra bestia nera, Macerata, contro cui non siamo mai riusciti a vincere. E anche stavolta è andata così“.
La partita, spiega l’allenatore, ha mostrato due volti: “Abbiamo fatto un buon primo quarto, con continuità al tiro e buone soluzioni offensive. Poi ci siamo spenti. Il problema principale è stato proprio quello offensivo: se segni 36 punti in casa in Serie A, è impossibile vincere“.

A pesare anche le assenze e le difficoltà del precampionato. “Quest’anno è stato complicato per tutti. Gli Europei hanno fatto iniziare tardi il campionato, e noi siamo arrivati con tante difficoltà: il capitano Sripirom fuori, l’infortunio di Ilaria, e Ralfs Bundzins che è stato a letto per problemi di salute tutta la settimana. Non siamo riusciti nemmeno ad allenarci con continuità, né a disputare test amichevoli. In pratica, questa è stata la nostra prima vera partita dell’anno“.

Il coach non cerca alibi, ma sottolinea le cause di una prestazione sottotono: “Abbiamo cambiato tanto rispetto alla scorsa stagione. Ci sono molti giocatori nuovi e manca ancora quella chimica, quella conoscenza reciproca nei movimenti. Anche per me, vedere certe situazioni in campo, è stato un test per capire dove intervenire“.

C’è comunque qualche segnale positivo: “Sì, qualche sprazzo di grinta si è visto, ma serve di più. Io amo l’intensità, l’agonismo. Non mi piace quando un giocatore chiude la partita con zero falli: vuol dire che non si è speso abbastanza. Dobbiamo rischiare, essere più aggressivi, non giocare troppo soft. È vero che abbiamo concesso solo 50 punti a una squadra forte come Santo Stefano, quindi difensivamente qualcosa di buono c’è. Ma se sbagli così tanti tiri facili, non puoi pensare di vincere“.

La testa, ora, è già alla prossima sfida: “Dobbiamo voltare pagina subito. La prossima settimana andiamo a Bergamo, una partita importantissima. Ci servirà per trovare ritmo, intensità e fiducia“.