Dieci anni senza Mike Bongiorno: il ricordo del reggino Emilio Buttaro

"Ricordo l'intervista realizzata per ‘Radio Touring’ per parlare di un reggino davvero illustre come Mino Reitano", le parole di Buttaro

A dieci anni dalla scomparsa di Mike Bongiorno, il giornalista e presentatore reggino Emilio Buttaro ha voluto ricordare così uno dei padri fondatori della tv italiana.

“Ho avuto il piacere e l’onore di conoscerlo, di intervistarlo in più occasioni e di parlare con lui a microfoni spenti. La prima volta forse non ero neanche maggiorenne e mi sembrava quasi impossibile trovarmi di fronte a un autentico mito del piccolo schermo col quale erano cresciute intere generazioni.

Era una serata organizzata al ‘Dancing Il Pilone’ – spiega ancora Emilio – strapieno di gente, tutti ad aspettare Mike. Non era il tempo dei selfie ma degli autografi e delle dediche alle persone care, e magari di qualche scatto con le macchine fotografiche anni ’80.

Mi presentai e chiesi di poterlo intervistare rimanendo colpito dalla sua disponibilità nel raccontarsi in video a un ragazzino. Anzi mi disse di dargli del tu per far scorrere meglio l’intervista. Realizzai il servizio per ‘Telereggio’, l’unica tv allora della città. Quell’intervista ebbe un certo seguito con Mike a raccontare l’inizio della sua carriera, i primi successi fino alla consacrazione.

Qualche anno dopo – prosegue Emilio – un nuovo incontro nell’allora Stadio Comunale di Reggio Calabria per il suo celebre ‘Giromike’.

Insieme a lui Enrico Beruschi, Alfredo Papa, Nada e mi sembra anche Riccardo Fogli. L’intervista stavolta per la mitica ‘Radio Touring’ per raccontare il suo clamoroso passaggio al gruppo Fininvest (oggi Mediaset) ma anche per parlare di un reggino davvero illustre come Mino Reitano con cui aveva un rapporto strettissimo e ancora della sua Juventus che all’epoca vinceva con Cabrini, Scirea e Platini, che tempi!

A microfoni spenti mi spiegò con il suo inguaribile ottimismo che ‘fare il presentatore è bellissimo ma un bravo presentatore deve essere anche un bravo giornalista’.

Proprio questa frase l’ho riportata pochi anni fa alla gentile signora Daniela Zuccoli, in occasione dell’intitolazione della Via Mike Bongiorno a Milano nell’avveniristico quartiere di Porta Nuova.

La signora Bongiorno ha ascoltato con attenzione e mi ha detto che Mike sapeva sempre trovare le parole giuste in ogni circostanza aggiungendo: ‘Ancora adesso tanti mi fermano per strada, mi abbracciano perché lui è rimasto nelle case e nel cuore di tutti’.

In effetti le sue trasmissioni sono state le cartoline di una società che è cambiata nel tempo ed in questi giorni le tv nazionali hanno rivoluzionato la loro programmazione per celebrarlo nel modo migliore  con trasmissioni speciali, interviste, quiz e film.

A 10 anni dalla sua scomparsa – conclude Buttaro – ricordo con grande ammirazione il suo modo di comunicare, la sua semplicità, la sua proverbiale allegria e persino le sue gaffe spesso volute.  Chissà cosa avrebbe pensato della tv di oggi, lui che quando faceva ‘Lascia o raddoppia?’ aveva il carisma e il potere di fermare l’Italia”.