Dieta mediterranea: ecco gli ingredienti della dieta (s)conosciuta “patrimonio dell’umanità”
24 Maggio 2016 - 12:01 | di Vincenzo Comi

Pane, pasta integrale, frutta, verdura, legumi, olio extra-vergine di oliva, pesce e pochissima carne. Ecco gli ingredienti della Dieta Mediterranea, dichiarata dall’Unesco “Patrimonio dell’umanità”.
Il concetto di Dieta Mediterranea fu inizialmente coniato da un nutrizionista americano, Ancel Keys, impegnato nel suo paese a ricercare le cause dell’infarto. Keys negli anni ’50 partecipò a Roma al primo congresso internazionale di alimentazione, dal quale rimase stupito notando la bassa incidenza di casi di infarto ed ictus registrati nelle regioni meridionali italiane.
Iniziò così uno studio per indagare sul perché di tali dati ed esaminò le abitudini alimentari degli abitanti del Cilento, vicino Napoli.
L’Italia, in generale, era in una situazione di severa difficoltà economica e di limitazione delle risorse a causa della seconda guerra mondiale. C’era anche un basso livello di tecnologia, e tutto questo favoriva uno stile di vita fisicamente attivo e frugale, con una predominanza di prodotti vegetali e scarsità di prodotti di origine animale nella dieta.
Chi oggi si alimenta seguendo il modello dei nostri avi?
Quasi nessuno! Iniziamo dalla colazione: è ormai abitudine radicata consumare al bar un prodotto da forno ricchissimo di grassi saturi e proteine animali; si arriva al pranzo affamati e spesso per motivi di tempo si opta per un pasto a base di pane ed affettati con l’aggravante dei formaggi, e il tutto innaffiato da una bibita gassata super zuccherata; gli ortaggi sono quasi inesistenti e frutta molto poca.
Se nel pomeriggio non si intermezza con qualche snack, si arriva direttamente al pasto serale dove è abitudine radicata la presenza di una pietanza a base di carne o pesce (spesso alimenti industriali come i cordon-bleu, sofficini o bastoncini) limitando le verdure ad una semplice insalata. Alimentazione errata ed assenza di movimento hanno determinato un’ incidenza a tappeto di patologie come il diabete (anche in età scolare), colesterolo alto per non parlare del numero di soggetti in sovrappeso ed obesi, ormai un’epidemia a livello mondiale.
“Siamo quello che mangiamo” era ciò che asseriva il filosofo Feuerbach. Si deve dedicare una maggiore attenzione ai cibi di cui ci nutriamo. Ciò potrebbe sembrare incompatibile con i ritmi forsennati di oggi, ma come dedichiamo tempo a ciò che dobbiamo indossare o al make-up, dobbiamo pensare anche a cosa mangiare.
Potremmo iniziare la giornata con una semplice spremuta di arance o con una bevanda a base di cereali come il latte di riso, il latte di miglio, di avena o un centrifugato di mela e carota e magari abbinare biscotti integrali secchi, fette biscottate integrali con marmellata, una fetta di una buona torta margherita (fatta in casa), frutta fresca di stagione, frutta secca come mandorle o datteri.
Non si dovrebbe rimanere digiuni oltre le tre, quattro ore prima di pranzo e prima di cena dovremmo mangiare anche solo un frutto di stagione. Quotidianamente dobbiamo mangiare un piatto a base di cereali integrali (pasta, riso, orzo, miglio, ecc…), due porzioni di verdure crude o cotte, una porzione di proteine, non esagerando con quelle di origine animale (carne pesce e derivati), ma prediligendo quelle vegetali (lenticchie, ceci, lupini, piselli, ecc…). Ecco gli ingredienti della dieta ‘Patrimonio dell’umanità!’
ARTICOLO TRATTO DALLA RIVISTA TRIMESTRALE DI SALUTE E BENESSERE ‘VIVI BENE’ DELLA FARMACIA ‘FATA MORGANA’ DI REGGIO CALABRIA