Casellati: 'Jole la donna dell'impossibile. Tocca a noi continuare la tua rivoluzione' - VIDEO

"Dovremmo trarre tutti esempio dal tuo coraggio". Il discorso al Senato del Presidente Casellati in memoria di Jole Santelli

Trattiene a stento la commozione il presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati che, questa mattina, ha tenuto un lungo discorso in memoria di Jole Santelli nel giorno del primo anniversario dalla sua prematura scomparsa.

Un anno senza Jole Santelli: il discorso del Presidente Casellati

“Ti abbiamo sempre visto come una donna dalle mille risorse. Energica e volitiva. Coraggiosa e tenace. Una donna che non si arrende mai e che sa sognare l’impossibile. Quella donna che sembrava invincibile improvvisamente non c’era più. Era impossibile crederci”.

Così la presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati alla cerimonia di presentazione del francobollo ideato in memoria della prima presidente donna della storia della Regione Calabria che, questa mattina, è stato presentato nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani. Un simbolo dal grande valore simbolico se si tiene conto che, per la prima volta, viene dedicato ad un politico calabrese.

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“La Calabria ha perso una grande guida”

“È stato davvero difficile confrontarsi con la tua assenza. Lo è stato per chi, come me, conosceva e amava la Jole privata accanto alla Jole pubblica. Ma lo è stato anche per la tua comunità, la Calabria, che improvvisamente ha perso una grande guida e un solido punto di riferimento. Oggi ci ritroviamo in Senato insieme alle tue sorelle, a colleghi, amici ed esponenti del mondo della politica e delle istituzioni per darti il nostro più grande abbraccio. Per ricordare quanto sia stata e quanto sia oggi importante la tua testimonianza, perché, cara Jole, tu per noi sei uno straordinario esempio di coraggio e servizio alla comunità.

Passione, competenza, visione queste 2 parole sono state il tuo motto nella carriera, professionale e politica. L’impegno pubblico era per te una filosofia di vita. Più di 25 anni di militanza partitica, 20 anni alla Camera dei Deputati, 5 come sottosegretario. Un lungo cammino che ti ha visto combattere per portare avanti le idee di un progetto liberale, moderato, cattolico, con quel rispetto istituzionale che per te ha sempre significato apertura al dialogo e al confronto, senza mai cedere le proprie posizioni”.

Nel suo lungo discorso, Casellati ha ripercorso il breve ma intenso mandato di Jole Santelli come Governatore della Calabria:

“Lo hai dimostrato nei tuoi 8 mesi come primo Presidente donna della Regione Calabria. Un’avventura trascorsa in trincea, in una condizione di emergenza pandemica senza precedenti, a combattere per dare una guida unitaria ad una sanità, come dicevi tu, “dalle mille teste”, fortemente indebolita da anni di commissariamente e insieme ad evitare il tracollo economico, sociale in un territorio dalle mille fragilità.

Anche di fronte a questa prova, non hai mai perso la determinazione e l’ottimismo, fin dal tuo primo intervento in Consiglio Regionale hai detto “usciremo sicuramente da questa emergenza e lo faremo perché ogni crisi ha una sua rinascita, ma dobbiamo essere convinti che dopo ci sarà un’altra Calabria, soprattutto dal punto di vista economico”.

Avevi un grande progetto per questa Regione dalle grandi debolezze e dalle straordinarie potenzialità. Infrastrutture, classe dirigente, turismo erano le priorità. Ritenevi fosse urgente superare quello che hai definito “l’apparentemente eterno quasi fatale ruolo perdente del povero sud” e volevi riconciliarlo con il nord. Affrontare i problemi del sud significava per te riunificare l’Italia.

Hai combattuto fino alla fine per i tuoi sogni, così come solo le grandi donne sanno fare. Io penso che dovremmo tutti trarre esempio dal tuo coraggio, dalla tua determinazione civile, così come dovremmo impegnarci per far sì che il tuo progetto di rinnovamento per la Calabria possa proseguire.

Come ha detto pochi fa Roberto Occhiuto, amico, collega e tuo successore, “sei stata tu Jole ad iniziare in Calabria un racconto diverso, a dimostrare che questa Regione può avere una classe dirigente, tu una rivoluzione importante l’hai cominciata e spetta a noi terminare l’opera”.