La città sognata a Reggio: debutta DiStretto d’Emozioni
Tra applausi e riflessioni il debutto emozionante ieri sera al Castello Aragonese di Reggio Calabria per il progetto “DiStretto d’Emozioni” con lo spettacolo “Uccelli o della città sognata” di Officine Jonike Arti
11 Ottobre 2025 - 17:35 | Comunicato Stampa

Si sono perse. Thelma e Louise, o forse Louise e Thelma — perché neppure loro sanno più chi è l’una e chi l’altra — sono smarrite in un luogo sospeso tra sogno e realtà. Cercano di far funzionare un “gracchio”, una sorta di drone piumato che avrebbe dovuto condurle verso la città sognata, ma l’automobile è ferma, la strada si è dissolta e resta solo il cielo. Così si apre lo spettacolo “Uccelli o della città sognata”, messo in scena ieri sera sulla terrazza del Castello Aragonese di Reggio Calabria: un debutto visionario per il progetto “DiStretto d’Emozioni – Dove il Passato sfida il Futuro”, promosso dalla Città di Reggio Calabria e realizzato da GM Multiservizi Srls in collaborazione con Emmedue Group Srl.
Il pubblico, numeroso e partecipe, ha assistito a una rappresentazione intensa e surreale che ha conquistato la platea con lunghi applausi, segno di un entusiasmo condiviso.
Un viaggio tra sogno e utopia
Liberamente ispirata alla commedia “Gli Uccelli” di Aristofane, la pièce – scritta da Maria Milasi e diretta da Americo Melchionda – è una riscrittura contemporanea e coraggiosa.
Sul palco, Kristina Mravcova (Louise), Maria Milasi (Thelma), Thekla De Marco (Civetta) e Americo Melchionda (Upupa) hanno dato vita a un racconto poetico e feroce insieme.
Due donne, fuggitive, braccate e disilluse, cercano una nuova città dove potersi ricostruire. Thelma, un’imprenditrice rovinata, e Louise, un’attivista dei diritti umani, decidono di seguire la leggenda dell’Upupa, l’uomo che divenne uccello e che forse conosce la via per la “città sognata”: un luogo senza confini, guerre o inganni.
Ma quando lo trovano, scoprono che neppure l’Upupa sa più dove sia quel paradiso perduto.
Tra droni che sorvegliano il cielo e città che si dissolvono, Thelma e Louise tentano di fondare la loro città ideale insieme al popolo degli uccelli. Il sogno, però, si trasforma in disincanto: nuovi confini, nuovi poteri, nuove illusioni.
Alla fine resta solo una domanda: la città sognata può davvero esistere o è destinata a restare un’utopia?
Un testo denso di simboli e rimandi, che intreccia il mito antico con le fragilità del nostro tempo, trasformando il teatro in uno specchio dell’umanità contemporanea.
Le voci degli artisti: “Il teatro deve parlare al cuore e alla testa”
“L’emozione è arrivata al pubblico e siamo contenti di aver aperto la rassegna DiStretto d’Emozioni con uno spettacolo come Uccelli o della città sognata, che è una riscrittura contemporanea di Aristofane quanto mai attuale” spiegano Maria Milasi e Americo Melchionda di Officine Jonike Arti, rispettivamente autrice e regista, oltre che interpreti dello spettacolo.
“Il teatro deve parlare, deve essere visto con gli occhi ma parlare anche al cuore e alla testa. Le due donne che fuggono per cercare una città utopica sono lo specchio di tutti noi: di chi ancora sogna, di chi non si arrende. L’Upupa rappresenta l’emarginato, l’uomo ai margini in un periodo di conflitti che devastano l’umanità. Portare questo messaggio in un luogo simbolico come il Castello Aragonese, in uno spettacolo che è anche teatro di ricerca, è stato un dono. E questa prima, proprio qui, resterà nel cuore” ha aggiunto la Milasi.
“Il pubblico si è lasciato trasportare, ho sentito le vibrazioni, l’energia. È stato un momento di condivisione vera. Uccelli o della città sognata parla di guerra, di utopia, di sogni, di libertà: temi che ci toccano tutti. E vedere il pubblico restare incantato, lontano dai telefoni, per due ore di teatro vivo, è stato un segnale bellissimo. I dieci minuti di applausi finali ci hanno ripagato di tutto” ha concluso Melchionda.
Una rete culturale che cresce
Alla serata erano presenti numerosi cittadini e rappresentanti di associazioni culturali. “Segno di una partecipazione diffusa e di una comunità che crede nella cultura come motore di rinascita. DiStretto d’Emozioni nasce anche grazie ad una grande rete di sinergie con istituzioni e associazioni” hanno ribadito infatti gli organizzatori di GM Multiservizi Srls. E il fine è quello di “valorizzare il nostro patrimonio offrendo eventi di qualità e multidisciplinari fruibili gratuitamente, promuovendo, per questa via, la conoscenza del territorio”.
Un progetto che unisce passato, presente e futuro
Promossa dalla Città di Reggio Calabria – Settore Sviluppo Economico, Cultura e Turismo, e finanziato nell’ambito del Programma Nazionale “Metro Plus e Città Medie Sud 2021-2027” – FESR/FSE Plus – Priorità 7 Rigenerazione Urbana, denominato Progetto RC7.5.1.2 “Distretto Culturale e Turistico della Città di Reggio Calabria” (Codice operazione RC7.5.1.2.c “Progresso Cultura”), l’iniziativa ha l’obiettivo di rafforzare il legame tra rigenerazione urbana, cultura e turismo.
“Con questo progetto non volevamo limitarci a un servizio di mera accoglienza, ma realizzare una vera e propria valorizzazione del patrimonio culturale cittadino: il castello, le aree archeologiche, la pinacoteca, la biblioteca e gli altri luoghi simbolici della nostra identità” ha spiegato Daniela Neri, Funzionario di Elevata Qualificazione del settore Cultura, responsabile della Biblioteca De Nava e RUP del progetto.
“La locandina parla da sola: è ricca di eventi teatrali, musicali, di danza e laboratori didattici, tutti pensati per essere ospitati all’interno dei nostri beni culturali, in modo che ogni attività diventi anche occasione di conoscenza e di riscoperta del patrimonio. Le visite guidate sono condotte da professionisti qualificati, guide turistiche abilitate, per garantire un’esperienza completa e di qualità. L’obiettivo è rendere il nostro patrimonio attivo e fruibile, capace di trasmettere memoria e conoscenza. Questi eventi rappresentano attrattori e risorse condivise, espressione della nostra identità culturale” ha proseguito la Neri.
“Un aspetto fondamentale del progetto è la collaborazione tra tutte le associazioni e i promotori culturali coinvolti: una sinergia che considero la parte più bella di questo percorso” ha confermato la RUP sottolineando come la programmazione sia stata “studiata con attenzione per evitare sovrapposizioni con altri eventi cittadini e per proporre attività adatte a pubblici diversi: adulti, bambini e ragazzi. Dai quadri viventi alla danza nella pinacoteca civica, dalla musica nell’ipogeo di Piazza Italia ai laboratori per le scuole, ogni appuntamento è pensato per unire emozione e conoscenza”.
“Tutto questo ci consente non solo di assistere a eventi di qualità artistica e culturale, ma anche di conoscere e valorizzare in modo autentico il nostro patrimonio. E questo è, in fondo, lo scopo più profondo del progetto: rendere viva la cultura, attivare la memoria e costruire comunità attraverso la bellezza” ha concluso la Neri.
I prossimi appuntamenti
Il calendario di DiStretto d’Emozioni prosegue ora con nuove tappe.
“Il 23 ottobre alla Pinacoteca Civica inizieranno i laboratori didattici e creativi per bambini e ragazzi ‘Scopri la città’, mentre il 24 ottobre l’Ipogeo di Piazza Italia ospiterà un evento musicale con il duo Barresi-Faucitano alle ore 19:30” hanno chiosato gli organizzatori di GM Multiservizi Srls.
Tutti gli eventi, si ricorda, saranno a partecipazione gratuita, con posti limitati e prenotazione consigliata all’indirizzo: distrettoculturalerc@gmail.com
Un invito a vivere le emozioni
“Tra le mura antiche del Castello Aragonese, Uccelli o della città sognata ha dato il via a un qualcosa da costruire insieme – hanno rammentato infine gli organizzatori – e l’invito, esteso a tutti, è quello di vivere gli eventi pensati per la città”.
Del resto, come suggeriscono Thelma e Louise prima di scomparire nel buio, ogni città sognata comincia da un’emozione condivisa.