Ecojazz festival, gran finale al tramonto sulle alture del parco Ecolandia

Un viaggio immaginario da Oriente a Occidente, all

Un viaggio immaginario da Oriente a Occidente, alla ricerca di un futuro e di un luogo più sicuro in cui vivere. In questo tragitto periglioso e denso di incognite, attraverso il mare, dirompono l’incontro e il dialogo con le sirene, segno della suggestione del mito che consola ed eleva lo spirito, tramutando la disperazione in speranza e trasformando quel naufragio di intere esistenze, e al contempo di sogni, in un altro viaggio verso mete inattese. In un’onda emotiva intensa, sulle alture del parco Ecolandia, con il clarinetto e il sax, in alternanza e compresenza, Francesco Bearzatti ha dedicato un racconto in note al tema della migrazione. L’occasione è stata quella del concerto al tramonto con cui si è conclusa la ventisettesima edizione di Ecojazz Festival, promossa dall’associazione Art Blakey, quest’anno in partenariato con l’associazione Azimut Alta Formazione, patrocinato dalla Regione Calabria, dalla Città Metropolitana e dal Comune di Reggio Calabria.

Francesco Berzatti, sassofonista, e Giovanni Laganà, direttore artistico Ecojazz

“Ho voluto inserire una nota lieve in questo dramma epocale della migrazione ed immaginare, per coloro che non sopravvivono, un dialogo con  le sirene, creature mitologiche cha abitano lo Stretto tra Reggio e Messina, sul quale si affaccia questo parco. Ho voluto immaginare un incontro che alleviasse la loro pena nel momento della paura e del naufragio”, ha commentato Francesco Bearzatti.

Una declinazione quanto mai attuale e originale dei “I suoni dell’urlo del tramonto sul Mediterraneo”, nel segno di Ecojazz festival, un viaggio dall’Alba al Tramonto alla ricerca della Bellezza che salverà il Mondo.

“Quest’anno l’urlo del tramonto sul Mediterraneo – ha commentato Giovanni Laganà, patron e direttore artistico di Ecojazz festival – è stato quello dei migranti che non ce l’hanno fatta a raggiungere la terraferma, uomini, donne e bambini che non hanno potuto sperimentare le nuove possibilità di futuro per le quali avevano messo tutto a rischio. Una partecipazione significativa anche in questa occasione, incorniciata tra le alture del parco Ecolandia rivelatesi in piena armonia con lo spirito del concerto finale al tramonto di Ecojazz. La fruttuosa sinergia con il parco Ecolandia, che si rafforza in questo secondo anno consecutivo di collaborazione – ha proseguito Giovanni Laganà – rappresenta una delle note liete di questa ventisettesima edizione il cui bilancio è sicuramente positivo in termini di partecipazione di pubblico che di presenze qualificate di artisti. Un programma variegato impreziosito dal concerto di Stanley Jordan e dall’esibizione corale finale con il trio di Emiliano Laganà e con Francesco Bearzatti. Auspichiamo che le istituzioni considerino, con l’attenzione che merita, questa manifestazione che resiste da 27 anni. Ognuno deve fare la propria parte ed Ecojazz Festival lo fa, ‘resistendo’ nel segno della musica e della Bellezza che salveranno il Mondo”, ha concluso Giovanni Laganà che sulla ventottesima edizione non si sbilancia. Notorie sono, tuttavia, la sua passione e la sua dedizione. Le emozioni vissute e l’impegno profuso per l’edizione che adesso si è conclusa chiedono tempo per decantare ma la prospettiva di proseguire è attuale a concreta.

Ecojazz ad Ecolandia, concerto al tramonto di Francesco Bearzatti

“Il binomio parco Ecolandia – Ecojazz Festival è risultato nuovamente vincente ed è nostra intenzione – ha commentato Piero Milasi, direttore del Parco Ecolandia – proseguire in questo percorso, sviluppando nuove ed efficaci forme di collaborazioni per rendere questa manifestazione, già di livello artisticamente elevato, sempre più di casa al parco Ecolandia. La mission per Parco contempla, per altro, un obiettivo che Ecojazz contribuisce a perseguire brillantemente ossia quello di favorire lo sviluppo del territorio e la crescita della comunità, in questo caso, attraverso l’incontro tra gli artisti internazionali e i talenti formatisi e cresciuti nel nostro Sud. Come avvenuto in passato con Fabrizio Bosso, anche quest’anno questo incontro è avvenuto in occasione del magico concerto di Stanley Jordan. Su questa strada intendiamo proseguire”, ha concluso Piero Milasi.

Ecojazz ad Ecolandia, concerto al tramonto di Francesco Bearzatti (2)