Covid, aumenta il numero dei nuovi focolai. L’Indice Rt Regione per Regione

L'elenco Regione per Regione e la situazione in Calabria


Il ministero della salute ha reso nota l’analisi dei dati relativi al periodo 3-9 agosto 2020 per quanto riguarda la diffusione del Covid-19.

Le analisi del Ministero della Salute

A livello nazionale, si osserva nuovamente un aumento nel numero di nuovi casi diagnosticati e notificati al sistema integrato di sorveglianza coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità rispetto alla settimana di monitoraggio precedente.

L’aumento è soprattutto in persone asintomatiche. L’indice di trasmissione nazionale (Rt) calcolato sui casi sintomatici riferito al periodo 23 luglio – 5 agosto 2020, è pari a 0.96 (0.75 – 1.2).Questo indica che, al netto dei casi asintomatici identificati attraverso attività di screening/tracciamento dei contatti e dei casi importati da stato estero (categorie non mutualmente esclusive), il numero di casi sintomatici diagnosticati nel nostro paese è stato sostanzialmente stazionario nelle scorse settimane.

L’età mediana dei casi diagnosticati nell’ultima settimana è ormai intorno ai 40 anni; questo è in parte dovuto alle caratteristiche dei focolai che vedono un sempre minor coinvolgimento di persone anziane, in parte ad un aumento tra i casi importati e in parte all’identificazione di casi asintomatici tramite screening e ricerca dei contatti in fasce di età più basse.Questo comporta un rischio più basso nel breve periodo di un possibile sovraccarico dei servizi sanitari.
In tutte le Regioni/PPAA, anche in questa settimana di monitoraggio, sono stati diagnosticati nuovi casi di infezione da SARS-CoV-2. Nella settimana di monitoraggio il 36% dei nuovi casi diagnosticato in Italia è stato identificato tramite attività di screening, mentre il 28% nell’ambito di attività di contact tracing. I rimanenti casi sono stati identificati in quanto sintomatici (32,4%) o non è riportata la ragione dell’accertamento diagnostico (3,8%). Quindi, circa 2/3 dei nuovi casi sono stati diagnosticati grazie alla intensa attività di screening e indagine dei casi con identificazione e monitoraggio dei contatti stretti.

In quasi tutte le Regioni/PPAA sono stati diagnosticati nella settimana di monitoraggio nuovi casi di infezione importati da altra Regione e/o da Stato Estero. Oltre ai focolai attribuibili alla reimportazione dell’infezione, vengono segnalati sul territorio nazionale alcune piccole catene di trasmissione di cui rimane non nota l’origine. Questo conferma come in Italia l’epidemia di COVID-19 non sia conclusa e come la situazione epidemiologica rimanga estremamente fluida e a rischio di peggioramento.

Dieci Regioni/PPAA hanno riportato un aumento nel numero di casi diagnosticati rispetto alla settimana precedente (flusso ISS) che non può essere attribuito unicamente ad un aumento di casi importati. Va tuttavia precisato che in alcune di queste Regioni/PPAA, seppure in aumento, il numero complessivo dei nuovi casi diagnosticati è basso (inferiore a 10 casi diagnosticati a settimana o con incidenza settimanale inferiore a 1/100.000). In nessuna delle Regioni/PPAA sono stati identificati segnali di sovraccarico dei servizi sanitari e i focolai presenti sono prontamente identificati ed indagati.

Nella settimana di monitoraggio sono stati riportati complessivamente 925 focolai attivi di cui 225 nuovi, entrambi in aumento per la seconda settimana consecutiva. Questo comporta un forte impegno dei servizi territoriali nelle attività di ricerca dei contatti che si sta dimostrando efficace nel contenere la trasmissione locale del virus come dimostrato da valori di Rt pari o inferiori a 1 nella maggior parte delle Regioni/PPAA.

Le stime Rt tendono a fluttuare in alcune Regioni/PPAA in relazione alla comparsa di focolai di trasmissione che vengono successivamente contenuti. Si osservano, pertanto, negli ultimi 14 giorni stime medie pari o superiori ad 1 in nove Regioni dove si sono verificati nelle ultime 3 settimane recenti focolai ma senza comportare un sovraccarico dei servizi assistenziali. In alcune realtà regionali, anche se i casi sono diminuiti, continuano ad essere segnalati numeri di nuovi casi elevati. Questo deve invitare alla cautela in quanto denota che in alcune parti del Paese la circolazione di SARS-CoV-2 è ancora rilevante.

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Indice Rt Regione per Regione:

Sicilia: 1,41
Abruzzo: 1,33
Toscana: 1,28
Veneto: 1,2
Puglia: 1,14
Lombardia: 1,13
Liguria : 1,05
Piemonte : 1,04
Marche: 1,02
Lazio: 0,99
Bolzano; 0,97
Campania 0,86
Trento: 0,78
Emilia-Romagna 0,77
Umbria: 0,76
Valle d’Aosta: 0,37
Sardegna: 0,33
Friuli-Venezia Giulia: 0,32
Basilicata: 0
Calabria: 0
Molise: 0

La Calabria

Lo zero registrato, ancora una volta, dalla Calabria è sicuramente destinato a cambiare visti i contagi registrati nella settimana appena trascorsa. Solamente negli ultimi 6 giorni la regione del sud ha registrato 58 nuovi casi* anche se, alcuni di questi sono stati smentiti da un secondo test.

La cifra rimane, però, indubbiamente alta soprattutto se si da riferimento ai dati registrati negli ultimi mesi.

*+ 2 nel bollettino 10 agosto; +11 nel bollettino 11 agosto; +4 nel bollettino 12 agosto; +12 nel bollettino 13 agosto; +19 nel bollettino 14 agosto e +10 nel bollettino 15 agosto della Regione Calabria.